Dott. Vincenzo Alvino

SPECIALISTA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
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Ultimo aggiornamento il 09/02/2016 alle ore 13:41


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La Labioblastica

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LA LABIOPLASTICA

La riduzione delle piccole labbra è il più conosciuto intervento correttivo dei genitali femminili esterni.

Le piccole labbra, due pieghe cutanee poste lateralmente all’apertura vaginale, generalmente non sono visibili, ma qualche volta sporgono dalla fessura vulvare, in maniera più o meno prominente. Tale ipertrofia delle piccole labbra, generalmente è di origine congenita, ed è importante rassicurare l’interessata, spesso adolescente, ma anche i suoi parenti, che si tratta solo di una particolarità anatomica. 

Nella maggior parte dei casi è asintomatica, ma certe volte può determinare dolori durante i rapporti sessuali (ad es. nella penetrazione il piccolo labbro esuberante ostacola l’introduzione del pene), irritazioni durante attività sportive (ad es. ciclismo, ippica, motociclismo) o con l’uso di abiti particolarmente attillati. Risulta inoltre importante non trascurare il disagio psicologico che tale condizione potrebbe determinare.

L’intervento di correzione di tale condizione, la labioplastica,  ha come obiettivo la scomparsa di questi disagi, dovuti a piccole labbra troppo prominenti o cadenti. Dura circa 20 minuti, prevede la rimozione del tessuto esuberante fino ad ottenere un’armonia di dimensioni e forma tra le diverse parti intime. Di solito viene eseguito in anestesia generale e la dimissione avviene il giorno dopo l’intervento. 

La zona è medicata e, dopo 3-4 giorni, viene fatto un controllo del processo di cicatrizzazione. 

Le suture, realizzate con filo chirurgico riassorbibile, a base di acido ialuronico, scompaiono dopo 2-3 settimane, senza lasciare segni evidenti. Un gonfiore, talora fastidioso, e piccoli lividi possono essere visibili per 7-10 giorni. 

Viene sempre raccomandata  una scrupolosa igiene intima per favorire la cicatrizzazione, senza correre rischi di infezioni considerando l’umidità costante della zona. Sono sconsigliate per 2-3 settimane le attività sportive, come ad es.andare in bicicletta. I rapporti sessuali, infine, possono essere ripresi dopo 4-6 settimane.

La durata del risultato dell’intervento è permanente, senza subire grosse variazioni nel tempo. I possibili rischi (oltre a quelli legati all’anestesia) sono le infezioni, gli ematomi, la ritardata guarigione della ferita, raramente il dolore persistente.

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