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LA PREVENZIONE PER LA TUTELA DELLA NOSTRA SALUTE
Per tutelare la nostra salute dobbiamo fare prevenzione ma dobbiamo prevenire cosa? Ed in che modo? La prevenzione è anche un problema di corretta informazione che deve giungere a quanti più soggetti interessati possibile e certamente internet può contribuire in maniera determinante ad una informazione corretta. Vediamo perché:
Internet si sta evolvendo sempre di più in una forma di comunicazione globale.
Sempre più persone adopereranno, internet per trovare una risposta ai loro dubbi.
In quest'ottica, articoli informativi come questo, possono essere un ottimo veicolo per far arrivare le informazioni riguardo alla prevenzione agli utenti.
Ma prima di parlare di qualunque argomento riguardante lo screening ed il trattamento di patologie ginecologiche è buona norma comprendere che "prevenire è sempre maglio che curare" e tener ben presente che quanto di seguito esposto è certamente il primo passo da compiere per salvaguardare la nostra salute!
Nella società odierna sono sempre più importanti quelle azioni e quei comportamenti che ciascuno di noi può compiere responsabilmente, durante la propria vita, per non ammalarsi o, comunque, per ritardare la comparsa di una malattia o per aumentare la sua longevità. E' necessario quindi capire quanto sia importante la prevenzione per la tutela della nostra salute con particolare riferimento a quelle che sono le cause principali di morte in Italia e cioè:
Le malattie cardiovascolari;
I tumori;
Il fumo di tabacco.
L'obiettivo è quello di fare in modo che la prevenzione diventi il "tuo stile di vita" in quanto uno stile di vita salutare può aiutare molto sia contro le malattie cardiovascolari sia contro i tumori.
Il primo strumento che abbiamo a disposizione è la prevenzione primaria che consiste nel mettere in atto una serie di accorgimenti molto semplici che riducono alcuni determinati fattori di rischio e possano in tal modo evitare la comparsa di una malattia. Si tratta di quelle importanti, piccole azioni quotidiane che ognuno può compiere adottando uno stile di vita salutare (in particolare occorre: evitare il fumo, fare attività fisica, seguire un'alimentazione corretta e non abusare del consumo di alcol).
Il secondo strumento a disposizione è la prevenzione secondaria che consente di scoprire la presenza di alcune malattie allo stato iniziale attraverso l'esecuzione di semplici esami (i test di screening). Questa possibilità di "diagnosi precoce" permette di intervenire quando una malattia è all'esordio attraverso terapie che molte volte portano alla completa guarigione.
PREVENZIONE PRIMARIA E STILE DI VITA SALUTARE:
SEGUIRE UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE;
PRATICARE UN'ADEGUATA ATTIVITA' FISICA;
NON ABUSARE DEL CONSUMO DI ALCOLICI;
NON FUMARE.
SEGUIRE UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE
Un'alimentazione sana e bilanciata prevede una varietà dei cibi e la presenza di tutte le sostanze nutritive necessarie all'organismo per mantenersi in buona salute (proteine, sali minerali, vitamine, carboidrati e grassi). La quantità e la qualità dei cibi da assumere ogni giorno varia da una persona all'altra in base all'età, al sesso e al tipo di attività svolta. Un'alimentazione ricca soprattutto di frutta, verdura e legumi che svolgono un'azione protettiva prevalentemente di tipo antiossidante, rallentando i processi di invecchiamento e le reazioni che sono all'origine di diverse forme tumorali.
DIECI UTILISSIMI CONSIGLI DA SEGUIRE PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE:
A tavola varia le tue scelte per garantire un apporto adeguato di energia e nutrienti;
Fai sempre la prima colazione ed evita di saltare i pasti;
Mangia almeno due porzioni di frutta e due di verdura ogni giorno preferendo quella di stagione, ciascuna di un colore diverso: bianco, rosso, giallo/arancio, blu/viola e verde;
Consuma ogni giorno i cereali (pane, pasta, riso ecc.);
Mangia il pesce (fresco o surgelato) almeno due volte a settimana;
Consuma i legumi perché forniscono proteine di buona qualità e fibre;
Limita il consumo di grassi, soprattutto quelli di origine animale, privilegiando l'olio di oliva;
Usa poco sale e, comunque, preferisci quello iodato;
Limita il consumo di dolci ed evita bevande zuccherate;
Bevi ogni giorno acqua in abbondanza.
MANGIA "A COLORI":
Scegli frutta e verdura di colore diverso nell'arco della giornata; ogni colore ha specifiche proprietà protettive per la salute.
PRATICA UNA ATTIVITA' FISICA ADEGUATA
Un buon livello di attività fisica riduce i fattori di rischio di numerose malattie perché aiuta ad equilibrare i valori della pressione arteriosa e del colesterolo. Inoltre contribuisce a tenere sotto controllo l'aumento di peso ed a prevenire l'obesità. La ragione è semplice: il movimento muscolare quotidiano contribuisce a bruciare zuccheri, grassi e proteine introdotti con l'alimentazione. L'esercizio fisico infine favorisce il benessere psicologico riducendo: ansia, depressione e senso di solitudine.L'attività motoria migliora le capacità di apprendimento, favorisce un buon controllo emotivo, migliora l'autostima e aumenta la capacità di socializzazione.
Una regolare attività fisica:
Sollecita il metabolismo osseo e le articolazioni;
Migliora la massa muscolare tonificandola;
Mantiene un peso appropriato;
Anche le persone sedentarie possono trarre grande vantaggio da soli 30 minuti di movimento quotidiano. E si può fare attività fisica in molti modi:
Camminando ogni volta che è possibile;
Utilizzando le scale al posto dell'ascensore;
Ballando, andando in bicicletta;
Facendo giardinaggio, portando a spasso il cane ecc.
E' comunque auspicabile praticare attività sportiva almeno due volte a settimana. Scegli lo sport che preferisci, l'importante è fare movimento regolarmente. L'esercizio fisico aiuta a mantenere in buona salute il tessuto muscolare, osseo e articolare e anche nelle persone anziane è utile non solo in un processo di riabilitazione, ma anche per assicurare un "buon invecchiamento". Prima di intraprendere un'attività fisica impegnativa, è bene comunque parlarne prima col proprio medico.
Bastano 30 minuti di cammino, di nuoto di cyclette al giorno per godere dei benefici effetti del movimento. L'importante è iniziare gradualmente, anche con soli 5-10 minuti.
Il movimento quindi è importante perché:
Ritarda l'invecchiamento muscolo-scheletrico e cardiovascolare;
Contribuisce a prevenire la depressione e la diminuzione delle facoltà mentali;
Aiuta a ridurre i rischi di cadute accidentali migliorando l'equilibrio e la coordinazione motoria.
NON ABUSARE DEL CONSUMO DI ALCOL
L'alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute ed il benessere degli individui. E' una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena, che può indurre dipendenza e provocare seri danni alle cellule di molti organi tra cui fegato e sistema nervoso centrale. Ogni anno nell'Unione Europea l'alcol è responsabile di 195.000 morti per malattie correlate all'alcol (tra cui cirrosi epatica, patologie neuropsichiatriche, depressione, e cancro) e per incidenti stradali, altri incidenti, suicidi ed omicidi. In Italia si stima che la mortalità correlata all'alcool rappresenti il 6,2 % del totale di tutte le morti maschili e il 2,45 % di quelle femminili. Il consumo di alcol può incidere anche sull'aumento di peso perché, sebbene vino, birra e superalcolici non siano nutrienti (come lo sono ad esempio le proteine, i carboidrati o i grassi alimentari), apportano 7 calorie per grammo. L'abuso di alcol è dannoso per tutti ma i giovani, le donne e gli anziani sono in genere più vulnerabili agli effetti delle bevande alcoliche dell'uomo adulto, a causa di una ridotta capacità del loro organismo di metabolizzare l'alcol.
DIECI UTILISSIMI CONSIGLI DA SEGUIRE RIGUARDO ALL'USO DI ALCOL:
Attenzione! E' molto facile oltrepassare, senza accorgersene, il confine tra sobrietà ed ebbrezza.
Non esiste una quantità di alcol raccomandabile.
Non sottovalutare i campanelli d'allarme dell'alcol dipendenza come ad esempio provare il desiderio di bere già appena svegli.
A pari quantità è meglio privilegiare bevande a bassa gradazione alcolica (vino o birra) evitare i superalcolici.
Non bere a digiuno e lontano dai pasti principali.
Non mettersi alla guida dopo aver bevuto alcolici.
Evitare di mescolare tra loro diversi tipi di bevande alcoliche.
Fare attenzione alla possibile interazione tra farmaci ed alcol.
Niente alcolici in gravidanza, allattamento, infanzia e sotto i 16 anni o in caso di patologie o sovrappeso.
Le bevande alcoliche contribuiscono all'aumento di peso.
NON FUMARE
Il fumo di tabacco è la prima causa di morte ed è facilmente evitabile e provoca più decessi di: alcol, AIDS, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi assieme.
Il fumo di tabacco incide sulla durata di vita media oltre che sulla qualità della stessa: 20 sigarette al giorno riducono la vita media di una persona che inizia a fumare a 25 anni. Per ogni settimana di fumo si perde un giorno di vita. Si stima che su 1000 maschi adulti che fumano 250 saranno uccisi dal tabacco o per patologie ad esso correlate.
Il fumo è una causa nota o probabile di almeno 25 malattie, tra le quali: cancro polmonare, malattie cardiovascolari e respiratorie, inoltre, ha un effetto negativo sul sistema riproduttivo dell' uomo e della donna, incidendo sulla sessualità e riducendo la fertilità. La gravità dei danni fisici dovuti all'esposizione, anche passiva, al fumo di tabacco, è direttamente influenzata dall'età di inizio, dal numero di sigarette giornaliere, dal numero di anni di fumo e dell'inalazione più o meno profonda.Dentro una sigaretta bruciano più di 4.000 sostanze chimiche, oltre al tabacco. Tra le più pericolose c'è il catrame che contiene sostanze cancerogene che si depositano nei polmoni e nelle vie respiratorie; l'ammoniaca, l'acetone, la formaldeide e tante altre sostanze irritanti, tossiche e cancerogene che favoriscono infezioni, bronchite cronica ed enfisema.
La nicotina, inoltre, è una sostanza che influenza il sistema cardiovascolare e nervoso, inducendo dipendenza.
QUALI BENEFICI EFFETTI SI VERIFICANO SULLA SALUTE SE SI SMETTE DI FUMARE?
ENTRO 20 MINUTI
Si normalizza la pressione arteriosa
Si normalizza il battito cardiaco
Torna normale la temperatura di mani e piedi
ENTRO 8 ORE
Scende il livello di anidride carbonica nel sangue
Si normalizza il livello di ossigeno nel sangue
ENTRO 24 ORE
Diminuisce il rischio di attacco cardiaco
ENTRO 48 ORE
Iniziano a ricrescere le terminazioni nervose
Migliorano i sensi dell'olfatto e del gusto
ENTRO 72 ORE
Si rilassano i bronchi e migliora il respiro
Aumenta la capacità polmonare
DA 2 SETTIMANE A 3 MESI
Migliora la circolazione
Diventa sempre meno faticoso camminare e salire le scale
DA 3 A 9 MESI
Diminuiscono affaticamento, respiro corto e altri sintomi come la tosse
Aumenta il livello generale di energia
ENTRO 5 ANNI
La mortalità da tumore polmonare per un fumatore medio (un pacchetto di sigarette al giorno) scende da 137 a 72 ogni 100.000 persone
ENTRO 10 ANNI
Le cellule precancerose vengono rimpiazzate
Diminuisce il rischio di altri tumori: alla bocca, alla laringe, all'esofago, alla vescica, ai reni e al pancreas.
DOPO 10 ANNI
La mortalità da tumore polmonare scende a 12/100.000 che è la normalità; praticamente il rischio di decesso per tumore polmonare è paragonabile a quello di una persona che non ha mai fumato!
SMETTERE DI FUMARE CONVIENE IN QUANTO :
Guadagni in media 20 anni di vita in buona salute
Rischi meno di ammalarti
Migliori le prestazioni fisiche e sportive: niente più affanno per salire le scale o per fare una corsa
Hai più soldi a disposizione: un pacchetto di sigarette al giorno equivale a circa 1.500 euro all'anno che vuol dire: pizza e cinema ogni settimana + un bel paio di scarpe + un bel vestito + una cena al mese per due persone una volta al mese
Migliori la tua sessualità
Hai vestiti ed alito più profumati
DIECI UTILISSIMI CONSIGLI DA SEGUIRE PER SMETTERE DI FUMARE:
Smettere di fumare è possibile: il 90 % degli ex fumatori ha smesso senza bisogno di aiuto
Il desiderio impellente della sigaretta dura solo pochi minuti e non è troppo difficile adottare strategie per distrarsi come bere un bicchiere d'acqua, fare una passeggiata, chiacchierare con qualcuno, masticare una caramella senza zucchero.
Già dopo 20 minuti dalla cessazione del fumo si hanno i primi effetti benefici
Le prime 24 ore dall'ultima sigaretta sono le più difficili. I sintomi dell'astinenza sono più intensi nei primi 4 giorni, tendono ad attenuarsi dalla prima settimana al primo mese. Invece la sensazione di malessere (come affaticabilità, irritabilità, difficoltà di concentrazione, aumento dell'appetito ecc.) possono persistere anche per alcuni mesi.
Non tutti ingrassano quando si smette di fumare e comunque l'incremento di peso è moderato (2-3chili). Se non si vuole rischiare è sufficiente cambiare con gradualità le proprie abitudini alimentari, riducendo la quantità di cibo per pasto.
Quando si smette di fumare è consigliabile bere abbondantemente, aumentare il consumo di frutta e verdura e muoversi di più.
Se non si riesce di smettere di fumare è utile consultare il proprio medico di famiglia, il farmacista o i servizi specialistici sparsi sul territorio.
Il sostegno psicologico di operatori specializzati, di persona e telefonico, facilita la decisione al cambiamento e aiuta a rafforzare le motivazioni. Le terapie di gruppo aggiungono alle strategie cognitive e comportamentali la condivisione dei problemi e delle motivazioni con altri fumatori.
Alcuni farmaci come i sostitutivi della nicotina (NRT), il BUPROPIONE e la VERENICLINA aiutano i fumatori ad alleviare i sintomi da astinenza.
Le ricadute non devono scoraggiare. Possono essere utili per riconoscere ed affrontare i momenti critici.
Informazioni ulteriori: TELEFONO VERDE CONTRO IL FUMO: 800-554088
L' IMPORTANZA DEGLI STILI DI VITA SALUTARI NELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Le malattie cardiovascolari costituiscono la causa più frequente di mortalità ed invalidità nella popolazione adulta, con l'infarto miocardico al primo posto seguito dall'ictus cerebrale. Tali malattie colpiscono il sistema circolatorio e possono interessare sia il cuore, cioè l'organo principale dell'apparato, sia i vasi sanguigni (arterie e vene) cioè la rete di canali che consente al sangue di circolare in tutto il corpo. Le arterie distribuiscono il sangue ricco di ossigeno e di sostanze nutritive dal cuore ai vari organi, le vene riportano al cuore il sangue pieno di anidride carbonica e di prodotti di degrado. I vasi sanguini, tra cui le coronarie (piccole arterie che nutrono il miocardio) in prima istanza, nel corso degli anni possono subire degenerazioni nella loro struttura e nelle loro dimensioni, dovute all'accumulo di sostanze grasse (placche aterosclerotiche) all'interno del vaso che ne restringe il diametro o alla perdita di elasticità delle pareti. Tali alterazioni riducono la funzionalità dei vasi sanguigni e questo comporta una riduzione del flusso sanguigno al loro interno e la conseguente mancanza di nutrimento e di ossigeno ai tessuti. Ciò provoca sofferenza e danni, anche di grave entità, ai vari organi e, in particolare, al cuore ed al cervello.
Le degenerazioni dei vasi sanguigni si possono evitare, rallentare o ridurre adottando misure di prevenzione.
FATTORI DI RISCHIO DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Numerosi fattori detti "di rischio", da soli o sommati tra loro, possono danneggiare il cuore e i vasi sanguigni e favorire l'insorgere delle malattie cardiovascolari. I fattori di rischio si possono dividere in due gruppi:
FATTORI DI RISCHIO NON MODIFICABILI
Età: il rischio aumenta con l'avanzare dell'età
Sesso: gli uomini sono più a rischio rispetto alle donne. Dopo la menopausa anche nelle donne il rischio tende ad aumentare raggiungendo pian piano quello degli uomini.
Familiarità: parenti con malattie cardiovascolari
FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI
Fumo: introduce sostanze nocive che, trasportate attraverso il sangue, determinano alterazioni delle pareti vascolari. E' un fattore di rischio conosciuto anche per infarto acuto del miocardio.
Alimentazione non corretta: se ipercalorica o troppo ricca di grassi può favorire l'obesità e determinare l'aumento dei grassi nel sangue.
Sedentarietà: favorisce l'accumulo dei grassi e non allena il muscolo cardiaco al lavoro fisiologico dato dallo stimolo dell'attività sportiva.
Ipertensione arteriosa: affatica il cuore costringendolo ad un lavoro maggiore.
Colesterolemia elevata e dislipidemia: colesterolo e trigliceridi favoriscono il depositarsi di grasso sulle pareti arteriose restringendone il lume.
Diabete: favorisce un eccesso di glucosio nel sangue che danneggia le arterie.
I fattori di rischio non vanno considerati singolarmente ma è necessario considerarli tutti insieme.
La presenza di più fattori di rischio, anche se superiori solo di poco al limite della norma, aumenta la probabilità di sviluppare negli anni una malattia cardiovascolare.
E' IMPORTANTE TENER PRESENTE CHE:
Il rischio di malattie CARDIO VASCOLARI è REVERSIBILE.
Non bisogna sottovalutare, quindi, l'effetto benefico del proprio stile di vita! In particolare se si rientra nel gruppo dei soggetti esposti a fattori di rischio "NON MODIFICABILI" è ancora più importante eliminare i fattori di rischio "MODIFICABILI".
Le malattie cardiovascolari si possono infatti prevenire attraverso un cambiamento dello stile di vita e se necessario con un opportuno intervento farmacologico.
LA PREVENZIONE SECONDARIA SI ATTUA MEDIANTE LA DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI, GRAZIE AGLI SCREENING
Vincere i tumori oggi è possibile in molti casi!
Il primo passo è cercare di prevenirne l'insorgenza, riducendo i fattori di rischio e adottando stili di vita salutari: seguire una corretta alimentazione, evitare il fumo, fare attività fisica, non abusare con l'alcol (prevenzione primaria ).
Il secondo passo è la diagnosi precoce della malattia, cioè cercare di scoprire la presenza del tumore nella fase iniziale attraverso l'esecuzione di alcuni semplici esami:
I TEST DI SCREENING ( prevenzione secondaria).
In Italia il SSN organizza programmi di screening rivolti a specifici gruppi di persone per individuare precocemente i tumori: delle mammelle, del collo dell'utero, e dell'intestino colon-retto. Gli screening sono rivolti verso questi tre tumoriin quanto ci sono evidenze scientifiche che i programmi di screening sono effettivamente capaci di ridurre il numero di decessi per queste particolari forme tumorali.
COSA SI PUO' PREVENIRE? |
CHI DEVE SOTTOPORSI ALL' ESAME? |
QUALE ESAME? |
OGNI QUANTO? |
TUMORE DEL SENO |
DONNE tra i 50-69 aa |
MAMMOGRAFIA |
Ogni 2 anni |
TUMORE DEL COLLO DELL'UTERO |
DONNE tra 25-64 aa |
PAP TEST |
Ogni anno |
TUMORE DEL COLON-RETTO |
DONNE E UOMINI Tra i 50 – 70 aa |
SANGUE OCCULTO NELLE FECI |
Ogni 2 anni |
SCREENING CONTRO IL TUMORE DEL SENO
Nell'ambito di screening regionali si invitano le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni ad effettuare una mammografia ogni due anni. Tale esame consente una diagnosi precoce del tumore mammario, che può essere così individuato in una fase molto iniziale e curato efficacemente.
L'esame consiste in una radiografia che esamina il seno per mezzo dei raggi x. Le mammelle sono appoggiate su un piano e leggermente compresse una per volta e radiografate in senso orizzontale e verticale. L'esame di solito non è doloroso e provoca al massimo un lieve fastidio. I moderni mammografi emettono dosi molto basse di radiazioni che non comportano nessun rischio per la salute.
Il più importante fattore di rischio per il tumore al seno è :
NON AVER MAI FATTO CONTROLLI.
SCREENING CONTRO IL TUMORE DEL COLLO DELL' UTERO
Il tumore del collo dell'utero o della cervice uterina colpisce il collo dell'utero, cioè la parte dell'utero che sporge in vagina.
In Italia, annualmente sono diagnosticati circa 9 casi ogni 100.000 donne e circa 1.000 donne muoiono per questa patologia.
Il tumore è preceduto da alterazioni del tessuto che riveste il collo dell'utero, chiamate DISPLASIE. Non tutte le displasie evolvono fino a trasformarsi in tumore e, comunque in genere sono necessari molti anni (anche 10-15) prima che si manifesti la malattia.
Mediante il PAP test è possibile identificare precocemente queste displasie e curarle efficacemente con terapie ambulatoriali, prima che si sviluppi il tumore!
Nell'ambito degli screening regionali si invitano le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni ad effettuare un PAP test ogni 3 anni.
Se l'esame dovesse risultare positivo per la presenza di qualche alterazione la donna sarà invitata a sottoporsi alla COLPOSCOPIA, un esame che permette di vedere le eventuali lesioni. Talora l'esame è accompagnato da una biopsia, cioè un prelievo di una piccola quantità di tessuto dal collo dell' utero. In ogni caso, eventuali DISPLASIE evidenziate dalla colposcopia si possono curare quasi sempre ambulatorialmente.
Il PAP test : è un esame semplice e non doloroso, che si esegue prelevando con una spatola e con un piccolo spazzolino il materiale presente sul collo dell'utero, che viene " strisciato" e fissato su un vetrino e quindi analizzato in laboratori. Perché riesca al meglio il PAP test va eseguito:
Ad almeno 3 giorni dalla fine delle mestruazioni e in assenza di perdite di sangue.
Astenendosi dai rapporti sessuali nei 2 giorni che precedono l'esame
Evitando ovuli, creme o lavande vaginali nei tre giorni che precedono il test.
Il più importante fattore di rischio per il tumore al collo dell'utero è:
NON AVER MAI FATTO IL PAP TEST!!!
SCREENING CONTRO IL TUMORE DEL COLON RETTO
Il tumore dell'intestino colon-rettale colpisce l'ultima parte dell'intestino. In Italia si registrano 46.000 casi e 15.000 decessi l'anno per questa malattia. Il tumore del colon-retto rappresenta la seconda causa di morte per cause tumorali in entrambi i sessi. In generale si sviluppa a partire da formazioni benigne, chiamate polipi o più precisamente ADENOMI, che sono più frequenti con l'aumentare dell'età.
Il rischio di ammalarsi di tumore aumenta soprattutto a partire dai 50 anni. Solo una piccola percentuale di questi adenomi può trasformarsi in un tumore vero e proprio. Il processo di trasformazione è comunque molto lento (10/15 anni) e in caso di diagnosi precoce si può guarire in un'altissima percentuale di casi.
E' stato dimostrato che con l'esecuzione periodica di esami come la ricerca del sangue occulto nelle feci si possono diagnosticare tumori allo stadio iniziale o asportare polipi prima che diventino tumori.
Nell' ambito dei programmi di screening si invitano le donne e gli uomini a partire dai 50 anni e fino ai 70 anni ad effettuare il test per il sangue occulto nelle feci e in qualche ASL arriva l'invito per eseguire una rettosigmoidoscopia ogni 2 anni.
La ricerca del sangue occulto nelle feci si basa su un esame delle feci in cui si ricerca la presenza di sangue non visibile ad occhio nudo.
ATTENZIONE!! E' comunque opportuno rivolgersi al proprio medico in presenza dei seguenti disturbi:
Modificazioni persistenti delle abitudini intestinali
Presenza di sangue nelle feci evidente ad occhio nudo
Sensazione di ingombro rettale persistente dopo l'evacuazione.
IMPORTANTE: il più importante fattore di rischio per il tumore al colon-retto è non aver mai fatto controlli!!!