Dott. Vincenzo Alvino

SPECIALISTA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
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Ultimo aggiornamento il 09/02/2016 alle ore 13:41


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Prevenzione Dei Tumori Dell'endometrio

L'unico autorizzato ad effettuare una consulenza medica ed esprimere un parere riguardo ad una vostra richiesta è il vostro medico, per cui tutte le informazioni presenti sul sito hanno carattere puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire quello che è il suo parere.

PREVENZIONE DEI TUMORI DELL'ENDOMETRIO

il tumore dell'endometrio si colloca al sesto posto tra i tumori più frequentemente diagnosticati alle donne (4% del totale delle diagnosi di tumore) e in Italia si parla di oltre 7.700 nuovi casi ogni anno. Si tratta di un tumore che colpisce soprattutto le donne anziane, con un picco di incidenza dopo i 60 anni, e che presenta tassi d'incidenza in aumento nel mondo occidentale a causa dell'allungamento della vita media e di una alimentazione troppo abbondante.

L'età è sicuramente il principale fattore di rischio per questo tumore, piuttosto raro prima dei 50 anni, mentre al momento non sono stati identificati geni coinvolti in un modello di trasmissione ereditaria della malattia. Altri importanti fattori di rischio sono il sovrappeso e l'obesità, per questo motivo è importante limitare il numero di calorie assunte giornalmente e prediligere una dieta povera di grassi e ricca di frutta e verdura.

Il periodo compreso tra i 50 e i 60 anni di età costituisce una fase molto delicata della vita di una donna in cui  si passa dal periodo fertile alla menopausa (in genere attorno ai 50-52 anni) ed a maggior ragione, in questa fascia di età il Pap-test deve essere eseguito con cadenza regolare poiché presenta il doppio vantaggio di prevenire il tumore della cervice uterina ed allo stesso tempo di tenere sotto controllo la situazione ormonale nel complesso passaggio che porta alla menopausa.

COME SI PUO’ PREVENIRE O DIAGNOSTICARE UN TUMORE DELL’ENDOMETRIO

  • CON UN CONTROLLO GINECOLOGICO: Ogni donna dovrebbe sottoporsi con regolarità e con cadenza annuale a una visita ginecologica anche in assenza di particolari problemi o sintomi. Con questa semplice visita è infatti possibile prevenire molti disturbi legati alla sfera ginecologica. La fascia di età compresa tra i 50 e i 60 anni rappresenta un periodo particolarmente delicato nella vita di una donna poiché l'arrivo della menopausa segna la fine dell'età riproduttiva. Oltre a fornire consigli e chiarimenti dal punto di vista psicologico su questo importante passaggio, il ginecologo è in grado di valutare che tutto proceda in modo corretto dal punto di vista fisico e di fornire gli strumenti più adatti per affrontare la menopausa in modo sereno, limitandone gli effetti fastidiosi. Anche dopo i 50 anni l'ecografia è un utilissimo strumento diagnostico e di prevenzione. In particolare l'ecografia pelvica è utile per valutare lo stato degli organi riproduttivi, mentre quella transvaginale serve anche per determinare lo spessore dell’endometrio e delle pareti uterine, caratteristiche essenziali per il sospetto di una neoplasia endometriale.L'ecografia addominale è un esame del tutto indolore che permette di valutare forma e dimensioni degli organi interni dell'addome grazie all'utilizzo degli ultrasuoni. In campo oncologico questo esame è molto utilizzato anche a scopo diagnostico poiché il tessuto tumorale in genere ha una densità diversa rispetto a quello sano e, di conseguenza, è valutabile con l'ecografia. In particolare, con l'ecografia addominale si possono valutare forma e dimensione dell'ovaio, rilevando eventuali cisti o problemi di tipo anatomico, dell'utero e del fegato (spesso sede di metastasi) ed è possibile inoltre evidenziare l'accumulo di liquido nell'addome che potrebbe indicare la presenza di un tumore.Non esistono indicazioni precise sulla frequenza con la quale eseguire controlli ecografici. In genere nel corso della visita ginecologica annuale il medico effettua anche un'ecografia, oppure l'esame viene prescritto in casi particolari per tenere sotto controllo una situazione poco chiara o per seguire il decorso della malattia dopo un trattamento farmacologico o chirurgico. 

 

  • CON UN ADEGUATO STILE DI VITA: Gli esami di controllo periodici sono importanti per la prevenzione dei tumori, ma anche un corretto stile di vita contribuisce a ridurre drasticamente il rischio di ammalarsi. In particolare si calcola che adottare sane abitudini possa evitare la comparsa di un tumore su tre. Le regole da adottare per raggiungere questo importante traguardo di prevenzione sono molto semplici e riguardano in modo particolare l'alimentazione, l'esercizio fisico e le cosiddette abitudini voluttuarie, cioè quelle abitudini che danno piacere ma sono pericolose per la salute come il fumo o il consumo eccessivo di alcol. I ritmi imposti dalla vita moderna sembrano spesso incompatibili con i consigli degli esperti, ma in realtà non è necessario sconvolgere le proprie abitudini. Basta porre un po' di attenzione a ciò che si mangia e cercare di non condurre una vita troppo sedentaria. Dopo i 50 anni bisogna prediligere cibi sani, privi di grassi e magari ricchi in fitoestrogeni (per esempio la soia) per aiutare a contrastare i sintomi della menopausa, e scegliere attività fisiche per migliorare equilibrio ed elasticità di muscoli e articolazioni.

 

RUOLO DEGLI ORMONI RIGUARDO AI TUMORI DELL’ENDOMETRIO
Non si può parlare dei tumori femminili senza parlare di ormoni, in particolare gli estrogeni, che giocano un ruolo fondamentale nel regolare i processi legati alla fertilità e possono influenzare il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore. Il tutto comincia con il primo ciclo mestruale che determina profondi cambiamenti mensili nel corso del periodo fertile e questo stato di cose procede fino all'avvento della menopausa che instaura nuovi equilibri. Ogni fase della vita della donna è caratterizzata da un particolare quadro ormonale e quindi anche il rischio di tumore cambia con l'età. La fascia di età compresa tra i 50 e i 60 anni è in genere caratterizzata dall'inizio della menopausa, periodo in cui le ovaie smettono di produrre ormoni e quindi l'organismo è meno esposto all'azione degli estrogeni. L'eventuale utilizzo di terapie ormonali sostitutive dopo la menopausa non aumenta il rischio di tumore dell’endometrio se la preparazione contiene estrogeni e progesterone, in passato sono stati usati farmaci che contenevano solo estrogeni (oggi non più in uso)  e ciò aveva  aumentato il rischio per i  tumori dell’endometrio.

TEST GENETICI 
Non vi sono test genetici per la valutare la possibilità del rischio di ammalarsi di tumore nel corso della vita.

Sintomi menopausa - La visita ginecologica