Dott. Vincenzo Alvino

SPECIALISTA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
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Ultimo aggiornamento il 09/02/2016 alle ore 13:41


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La Sessuologia

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LA SESSUOLOGIA

Il termine sessuologia è stato coniato nel 1906 dal dermatologo Ivan Bloch, in epoche precedenti la sessualità non era stata mai studiata né tantomeno considerata come un qualcosa di fondamentale per l'essere umano. L'anatomia e la fisiologia, in linea generale, erano conosciute fin dai primordi della medicina, ma la fisiologia dell’apparato sessuale, maschile e femminile, nei particolari e negli aspetti neurologici, biochimici, ormonali e psicologici è rimasta poco conosciuta fino a qualche decennio fa in quanto la sessualità, specialmente nella civiltà occidentale, è stata sempre considerata un tabù. Lo studio dell'anatomia e della fisiologia dell’apparato sessuale, generalmente non è inserito nel programma di scienze né delle scuole elementari nè delle medie ed in effetti vengono studiati tutti gli organi del corpo umano ma non gli organi sessuali. Nelle scuole superiori questi apparati vengono presi in considerazione in modo molto sintetico ed in particolare l’insegnamento riguarda essenzialmente l’aspetto della funzione riproduttiva.

Nella nostra società i genitori, gli insegnanti, gli educatori e gli adulti provano un certo imbarazzo nel parlare di sessualità ai propri figli o agli alunni. Gli adulti in genere, anche se molto esperti in vari campi del sapere, non avendo acquisito nella loro formazione familiare o scolastica la conoscenza di argomenti riguardanti la sessualità, preferiscono a loro volta non parlarne affatto. A causa di tabù, sensi di colpa e di imbarazzo indotti dalla nostra cultura si è preferito fare in modo che ”l'ignoranza” in questo campo fosse quasi una specie di virtù e questo ha prodotto talora sofferenze, fisiche e psichiche, ed anche patologie e atti delittuosi, ad esempio è ben noto che si sono verificati in passato rapimenti di ragazze allo scopo di costringerle ad un matrimonio "riparatore", addirittura vi sono stati "ripudi", dopo la prima notte di nozze per la presunta mancanza della prova di verginità, ovviamente ciò sempre riferito alle donne!

Anche gli uomini talora sono stati vittime dell'ignoranza spesso ad esempio i genitori non sono stati in grado di notare o prendere in considerazione durante l'infanzia la mancata discesa dei testicoli, una fimosi, o altre alterazione dei genitali il che può aver determinato conseguenze negative dovute in qualche modo al mancato intervento, come ad esempio problemi di infertilità, dolori e varie difficoltà nei riguardi della sessualità.

La non conoscenza dell'anatomia e fisiologia, cioè l'ignoranza in campo sessuale, ha causato molto spesso infelicità nel matrimonio di intere generazioni e questo purtroppo continua spesso a verificarsi ancora oggi nelle nostra società.

Oggi, pur avendo enormi conoscenze nei più svariati campi, si conosce invece sempre molto poco riguardo alla propria sfera genitale e meno ancora riguardo a quella dell'altro sesso; in effetti risulta piuttosto difficile vivere bene senza avere una conoscenza adeguata della sessualità, specialmente vivendo in questa cultura che ha creato i tabù sessuali, con le relative paure, le remore e i blocchi che spesso possono essere alla base di vere e proprie disfunzioni sessuali.

Il primo a studiare la sessualità attribuendole un'importanza fondamentale è stato Freud che pubblicò nel 1905 i "Tre saggi sulla teoria sessuale". Successivamente altri studiosi hanno contribuito molto alla conoscenza e alla ricerca in questo campo ed una svolta notevole è stata fatta nel 1948, dal sociologo Alfred Kinsey con gli studi epidemiologici sui comportamenti normali o inusuali e sulle disfunzioni sessuali. Le sue ricerche furono pubblicate nelle opere "Sexual Behavior in the Human Male" e "Sexual Behavior in the Human Female" nel 1953 e la pubblicazione in Italia della sua opera "Rapporto del comportamento sessuale degli americani" destò un enorme scalpore. Quasi contemporaneamente, il ginecologo Williams H. Masters e la psicologa Virginia E. Johnson si dedicarono ad un programma di ricerche sulla funzione sessuale e sulle terapie delle problematiche sessuali. L’attività scientifica della coppia fu veramente preziosa e gettò le basi della moderna sessuologia. Sulla base delle loro ricerche relative alla fisiologia della risposta sessuale, sulle patologie e relative terapie, essi hanno pubblicato varie opere tra cui la più importante è "Human Sexual Inadequacy" nel 1970. Le loro proposte terapeutiche furono innovative poiché focalizzarono l'attenzione sul superamento degli ostacoli che si opponevano ad una buona fisiologia sessuale e non sui conflitti inconsci o sulle cause remote delle disfunzioni. Questa metodologia si differenziava totalmente dall'intervento psicanalitico che fino ad allora era stato adottato per la maggior parte delle disfunzioni sessuali, sia nel metodo che nel tempo di durata della terapia ed infatti si passò da mesi, o addirittura anni, di trattamento psicanalitico a due o tre settimane con sedute giornaliere. Le percentuali di guarigione furono così alte che contribuirono a determinare la loro fama e credibilità, supportata dalla loro vastissima opera di ricerca sulla sessualità durata alcuni decenni.

Un altro contributo fondamentale allo sviluppo della sessuologia, è stato dato poi da Helen Kaplan, psichiatra americana, che nel 1974 pubblicò un saggio intitolato "Nuove terapie sessuali" sostenendo la multicausalità del comportamento umano alterato e cause di diverso livello e distinguendo una etiologia delle disfunzioni sessuali di tipo biologico (cioè fisico) e di tipo psicologico, riscontrando comunque molti collegamenti psicosomatici.

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