Dott. Vincenzo Alvino

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La Fase Dell Orgasmo Nella Donna

L'unico autorizzato ad effettuare una consulenza medica ed esprimere un parere riguardo ad una vostra richiesta è il vostro medico, per cui tutte le informazioni presenti sul sito hanno carattere puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire quello che è il suo parere.

La Fase dell’Orgasmo nella Donna

 

Il termine orgasmo (dal greco orgasmós, derivato di orgdò "essere in preda al desiderio"; da orgx "sentimento, passione") vuole sintetizzare quella serie di eventi psico-neuro-fisiologici che si verificano durante l'acme del ciclo di risposta sessuale ed infatti, l'orgasmo esprime il momento di massimo piacere sessuale (acme) nel quale può sfociare la fase di eccitazione.

Pur non potendo far riferimento a parametri fisiologici oggettivi assoluti per valutare in modo univoco questo evento e, soprattutto, anche se manca ancora una sua definizione oggettiva unanime, durante l'orgasmo, sia nell’uomo che nella donna, avvengono alcune modificazioni fisiologiche caratteristiche riconducibili all'aumento del tono del simpatico, quali:

  • Sudorazione;

  • Tachicardia (fino a 180 pulsazioni/min);

  • Aumento della pressione arteriosa;

  • Tachipnea (fino a 40 atti respiratori/min);

  • Contrazioni muscolari involontarie.

Questo fenomeno coinvolge sia alcuni segmenti della muscolatura scheletrica ed in particolare la muscolatura degli arti e delle mani, dei muscoli della parete addominale, lombare e delle natiche sia la muscolatura liscia degli organi pelvici. A livello perineale infatti, l'ipertono muscolare, dopo essere arrivato al suo culmine nella fase di plateau, al momento dell'orgasmo genera contrazioni involontarie che coinvolgono la piattaforma orgasmica, la vagina, il pavimento pelvico e gli sfinteri ano-uretrali. In fase di plateau, anche l'utero acquisisce un crescente ipertono. Questo si incrementa ulteriormente in fase orgasmica, fino a scaricare con caratteristiche contrazioni cloniche, le cui onde peristaltiche iniziano dal fondo dell’utero e procedono verso la cervice.

Un altro fenomeno che può presentarsi è quello dell'arrossamento cutaneo. Quando presente, può comparire e gradualmente accentuarsi in varie sedi: le mammelle, il torace, l'epigastrio, le regioni interne e anteriori delle cosce, le natiche, il dorso e il viso. Il fenomeno, che può accentuarsi in fase orgasmica, può assumere, in alcuni casi, un aspetto eritematoso.

Sotto il profilo funzionale, è suggestiva l'ipotesi che interpreta l'orgasmo come il momento in cui l'organismo traduce l'impegno psicofisico (risposta emozionale e cognitivo-comportamentale) che caratterizza la fase di plateau, in un accumulo crescente, e a vari livelli, della tensione muscolare. L'area critica di questa tensione muscolare verrebbe a definirsi a livello del muscolo pubo-coccigeo, che scaricherebbe quindi durante l'orgasmo la produzione miotonica accumulata in fase di plateau.

Ruolo della muscolatura del pavimento pelvico nel determinismo dell'orgasmo femminile

Si ipotizza che un momento fondamentale nel determinismo dell'orgasmo femminile sia la formazione della cosiddetta piattaforma orgasmica. Questo termine comprende un'area di vasocongestione vulvo-vaginale (engorgement), che si instaura in fase di plateau e alla cui formazione contribuisce, in maniera sostanziale, l'aumento del tono della muscolatura perineale superficiale. Una buona funzionalità della muscolatura del pavimento pelvico contribuirebbe alla configurazione della fase eccitatoria di plateau e, conseguentemente, al determinismo dell'orgasmo.

Master e Johnson e la Kaplan, attribuirono alla contrazione tonica del muscolo pubo-coccigeo un ruolo nella formazione della piattaforma orgasmica e verificarono che questa, durante l'orgasmo, si contrae involontariamente e con forza dalle 3 alle 15 volte, con una durata delle singole contrazioni di 0,8 sec. Infine, Komisaruk e Whipple affermarono che le contrazioni della piattaforma orgasmica sono supportate da una produzione miotonica del muscolo pubo-coccigeo (prevalentemente anteriore) che scarica durante l'orgasmo e che, in questo modo, il muscolo pubo-coccigeo assumerebbe il ruolo di elemento catalizzatore dell'orgasmo stesso.

Durante un orgasmo molto intenso, a livello psicofisico, possono manifestarsi e sono caratteristici, unitamente alle contrazioni cloniche muscolari involontarie descritte, l’emissione di gemiti, la respirazione profonda e prolungata, la sensazione soggettiva di essere pervasi da un’onda generalizzata di piacere e di calore che si propaga in tutto il corpo (specie dalla zona pelvica alla testa), accompagnata da un leggero obnubilamento della coscienza, e la percezione susseguente di un senso generale di rilassamento e successiva sonnolenza (dovuta al rilascio di endorfine), nonché un senso di gratitudine nei confronti del partner.

Anche se le interazioni sessuali di coppia si articolano su livelli simbolici, sensoriali e affettivi, che possono agire ciascuno in maniera indipendente o interagire tra loro, articolandosi in intricati modelli sessuali, e al di là delle preferenze e delle modalità di stimolazione soggettivamente efficaci, che sono anche suscettibili di evoluzione, a mano a mano che la donna acquisisce maggiore esperienza sessuale e orgasmica; un elemento primario per il raggiungimento dell'orgasmo, sia nell'uomo che nella donna, è rappresentato dalla capacità di eliminare, durante l’incontro sessuale, eventuali fattori ansiogeni e di stress che possono interferire con i riflessi sessuali fisiologici, contravvenendo a quella che è la finalità primaria dell’incontro sessuale.

 

La Risposta sessuale femminile: il modello basato sull'intimità

Basson ha raccolto le impressioni di un significativo campione di donne, riguardanti le soggettive risposte fisiche e affettivo-emozionali associate alle esperienze sessuali. Sulla base di queste interviste, ha elaborato un modello di risposta sessuale basato sull'intimità, nel quale gli stimoli sessuali motivanti, assenti nel modello tradizionale della Kaplan e che fanno riferimento unicamente agli stimoli esterni (input sensoriali) e all'impulso biologico intrinseco (ritenuti come i fattori determinanti in grado di attivare autonomamente il desiderio sessuale), diventano parte integrante del ciclo della risposta sessuale femminile.

Secondo Basson, questi stimoli sessuali motivanti sono correlati alla sua esigenza di intimità emotiva. È solo in queste circostanze che la donna diventerebbe recettiva agli stimoli sessuali afferenti, i quali, adeguatamente elaborati a livello limbico, sarebbero in grado di attivare la fase eccitatoria centrale e periferica, fino a portare poi la donna a un buon livello di soddisfazione sessuale. Quindi, sembrerebbe che nelle donne la motivazione sessuale vada oltre il desiderio sessuale (impulso sessuale innato, pensieri e fantasie), avendo rilevanza per un adeguato livello di eccitamento sessuale soprattutto la componente affettivo-emozionale e il bisogno di intimità.

 

 

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