Dott. Vincenzo Alvino

SPECIALISTA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
PERFEZIONATO IN ECOGRAFIA E MEDICINA PRENATALE
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Ultimo aggiornamento il 09/02/2016 alle ore 13:41


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Il Concetto Di Sessualità

L'unico autorizzato ad effettuare una consulenza medica ed esprimere un parere riguardo ad una vostra richiesta è il vostro medico, per cui tutte le informazioni presenti sul sito hanno carattere puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire quello che è il suo parere.

La Sessualità

La sessualità è un'area estremamente ricca di emozioni, desideri e sentimenti in grado di indurre passioni, timori, tabù, idee irrazionali e, poiché il rapporto sessuale è un atto che rende possibile la procrezione, esso assume un significato particolare:

  • Sia in senso positivo per la gioia di poter avere un figlio;

  • Sia riguardo alle responsabilità e agli oneri che il fatto di procreare e poi crescere un figlio, inevitabilmente comportano sul piano individuale, relazionale e sociale.

Generalmente si ritiene che avere un rapporto sessuale sia un qualcosa che possa avvenire in modo estremamente spontaneo e che in fondo ciò richieda poche abilità o conoscenze a chi vi sia coinvolto, purtroppo non è effettivamente così in quanto il rapporto sessuale rappresenta una situazione di interazione interpersonale molto complessa in cui sono coinvolte molte variabili e che pertanto richiede notevoli abilità e conoscenze da parte di entrambi i partner ed il margine di incertezza, nonchè la paura di poter in qualche modo “sbagliare qualcosa” in tale situazione, rappresentano una possibilità che è quasi sempre presente. Pertanto, non deve stupire che talora il rapporto sessuale possa diventare una situazione particolarmente ansiogena, non soltanto per la sua novità ma anche per i rischi che potrebbe comportare (come ad esempio la paura di un fallimento o la paura di un rifiuto) e per i vari aspetti legati all’immagine di sé e all’autostima che ne risultano implicati. In un rapporto sessuale vengono infatti a trovarsi in primo piano quelle componenti comportamentali che in qualche modo dovrebbero essere state già apprese quali:

  • Le informazioni che riguardano la fisiologia (per esempio quello che riguarda la conformazione dell’apparato genitale, la deflorazione, la contraccezione);

  • Le informazioni di tipo più prettamente cognitivo quali il superamento di paure e di idee irrazionali, la conoscenza degli atteggiamenti e delle aspettative dell’altro sesso, l’acquisizione di repertori e di abilità personali e sociali in ambito sessuale.

Parlando di sessualità si deve distinguere fra:

  • Gli atti sessuali come ad esempio potrebbero essere, un bacio, la penetrazione, la masturbazione;

  • I comportamenti sessuali cioè il fatto di cercare di attrarre sessualmente col modo di fare, con un determinato abbigliamento oppure utilizzando abilità comunicative verbali e non verbali;

È indispensabile anche aver chiaro il cosiddetto “concetto di piacere sessuale” e cioè il fatto che il rapporto sessuale dovrebbe rappresentare un momento di incontro in cui due persone, senza altri fini, desiderano procurarsi vicendevolmente piacere, al di fuori di ogni schema prefissato in quanto lo scopo principale di un rapporto sessuale è quello di ricevere dal (e di dare piacere al) partner, cioè il darsi reciprocamente il massimo piacere. Il piacere soggettivamente percepito, durante un rapporto sessuale, deriva dall’eccitazione che si viene a determinare in precedenza e che rappresenta la risultante dell’interazione di vari fattori tra cui sono determinanti:

  • I fattori fisiologici e ormonali (quali ad esempio i livelli ematici di testosterone circolante), che condizionano l’eccitabilità e la responsività del soggetto agli stimoli di natura sessuale;

  • La modalità, l’intensità, la durata, la localizzazione e il tipo di stimolazione che si riceve in quel determinato momento (stimoli visivi, uditivi e tattili in tutto il corpo);

  • Il contesto particolare della situazione;

  • Le fantasie erotiche;

  • I giochi sessuali e i preliminari che precedono il rapporto vero e proprio;

  • L’atteggiamento e le aspettative dei partner ed il loro modo di comunicare.

Nessuno, in effetti, nasce esperto e capace riguardo ai rapporti sessuali, tutti però potrebbero diventarlo con l’esperienza; non è possibile conoscere istintivamente le fantasie, le posizioni, le pratiche e i giochi sessuali più graditi al partner e molto spesso si ignorano tali aspetti anche riguardo a se stessi. Solo una buona comunicazione permette ai partner di chiarirsi vicendevolmente i gusti, le preferenze e le eventuali repulsioni. Ciò dovrebbe avvenire senza provare un senso di vergogna nell’esprimere ciò che potrebbe far piacere e senza avere timore di offendere, rifiutando invece quanto potrebbe in qualche modo dispiacere; in effetti molti problemi di coppia derivano proprio da uno scarso scambio di tali informazioni.

Un’idea adeguata di cosa voglia dire piacere sessuale e l’importanza di una giusta comunicazione devono indurre ad interessarsi al proprio partner come una persona che ha le sue esigenze e la sua sensibilità, non certo come semplice oggetto di piacere sessuale. Con tali premesse si comprende che il rapporto sessuale dovrà intendersi come qualcosa che viene fatto insieme, cercando di percepire bene le reazioni dell’altro e modulando di conseguenza il proprio comportamento; è anche importante considerare la possibilità di “varianti” che potrebbero essere via via introdotte o scoperte, godendo dell’aumento dell’eccitazione che ne potrebbe in tal modo derivare.

Il rapporto sessuale non dovrebbe mai diventare una sequenza abitudinaria di atti che si susseguono sempre allo stesso modo, in quanto se diventasse tale, potrebbe determinare noia ed insoddisfazione. Per i partner il fatto di variare le sequenze, le modalità di stimolazione, scambiandosi i ruoli e variando la rispettiva passività e attività, mantiene alti i livelli di eccitazione, facilita il piacere, non impone falsi criteri di “rapporto ottimale”, non costringe a ruoli fissi e, riducendo in tal modo l’ansia da prestazione e prevenendo la monotonia, certamente tende a favorire la comunicazione tra i partner.

È importante che il rapporto sessuale non venga mai considerato come una sorta di merce di scambio in quanto non è un qualcosa da concedere per ottenere qualcos’altro o da rifiutare per punire qualcuno. Spesso, infatti, molti problemi di natura sessuale in una coppia derivano proprio da conflitti in altre aree della vita in comune che vengono poi scaricate nella sfera sessuale, aggravando ulteriormente la situazione e innescando un circolo vizioso piuttosto pericoloso.

Soltanto un sereno atteggiamento riguardo alla sessualità, che deriva da un’adeguata educazione sessuale, è in grado di evitare, o perlomeno ridurre, il sistema di regole e di consuetudini che sono alla base delle convinzioni, delle aspettative e delle idee irrazionali inerenti la sessualità, permettendo di viverla in modo spontaneo, razionale e appagante, godendo dei vantaggi e delle potenzialità che ne derivano. Aspettative e convinzioni errate o irrealistiche riguardo a vari aspetti della sessualità e del rapporto sessuale, frequentemente costituiscono dei veri e propri “miti” e danno a loro volta origine a paure di vario genere e ansie da prestazione legate alla sessualità. Questi timori sono accomunati dalla disinformazione o dalla mancanza di conoscenze appropriate sulla sessualità ed i più comuni possono ritenersi i seguenti:

Il timore della possibilità di poter godere sessualmente, legato a una concezione della sessualità che la vede come una colpa in quanto viene considerata come qualcosa di “peccaminoso” e tali paure sono molto spesso da mettere in relazione ad una educazione troppo rigida e sessuofoba.

Il timore di non riuscire a portare a termine un rapporto sessuale (ansia di prestazione), e tale timore potrebbe derivare spesso dal fatto di:

  • Vedere il rapporto sessuale come se fosse una prestazione e tale modo di vedere risulta incompatibile con la sua finalità, cioè quella di darsi reciproca soddisfazione e piacere incondizionato, trasformando in tal modo il rapporto sessuale in una specie di prova di maturità o di virilità, quasi come fosse un test delle proprie “performance” sessuali, come una prova o una dimostrazione di affetto o come dimostrazione della nostra preoccupazione per il piacere dell'altro.

  • Aspettative eccessivamente rigide riguardo al rapporto sessuale, che non ammettono neanche un minimo fallimento.

  • Standard eccessivi di obbligatorietà nell'impegno e nel dovere verso il partner: “a cui si deve a tutti i costi far provare piacere”.

Timore di perdere il controllo di se: spesso presente nelle donne anorgasmiche che è spesso il risultato del timore del godimento sessuale, e della convinzione di dover sempre mantenere il controllo su di sé, per la paura di potersi comportare in modo riprovevole o disdicevole in caso di completo abbandono al piacere. Spesso a sua volta può essere il risultato di inesperienza ed ignoranza riguardo alla sessualità.

Timore dell'altro sesso: anch’esso è solitamente conseguenza di ignoranza nei confronti di tutto ciò che concerne la sessualità, di inesperienza, di un particolare tipo di educazione, di circostanze sociali sfavorevoli e di conseguenza viene a generarsi incertezza e ansia circa le reazioni che si possono creare nei riguardi dell'altro sesso. 

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