Dott. Vincenzo Alvino

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Il Comporamento Sessuale Maschile E Femminile

L'unico autorizzato ad effettuare una consulenza medica ed esprimere un parere riguardo ad una vostra richiesta è il vostro medico, per cui tutte le informazioni presenti sul sito hanno carattere puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire quello che è il suo parere.

Il comportamento sessuale

Il comportamento sessuale umano si esprime attraverso una componente relativa al desiderio sessuale e la risposta sessuale al desiderio e mentre la risposta sessuale al desiderio è prevalentemente una risposta di tipo genitale, la componente relativa al desiderio sessuale è caratterizzata da risposte della psiche che partono a livello cognitivo (cioè dalla corteccia cerebrale) ed emotivo (cioè dall’ipotalamo e dal sistema limbico) precedendo la risposta sessuale fisiologica vera e propria.

La risposta sessuale di ogni individuo si basa sull’integrità dell’apparato psico-fisico e si estrinseca all’interno di un sistema emotivo-cognitivo-motivazionale-comportamentale. La risposta sessuale maschile e femminile è costituita da un ciclo che viene in genere suddiviso in varie fasi:

  • La fase del Desiderio sessuale;

  • La fase dell’Eccitazione sessuale;

  • La fase dell’Orgasmo;

  • La fase di Risoluzione.

A ciascuna di queste fasi possono corrispondere specifiche Disfunzioni o Disturbi Sessuali.

La componente relativa all’appetito sessuale si esprime attraverso il desiderio sessuale e l'eccitazione sessuale, (arousal) che si manifesta come uno stato di attivazione neurovegetativa e psicomotoria esprimendosi sia a livello della comunicazione verbale che non verbale per cui le due componenti sono in parte sovrapposte e strettamente correlate.

Nell'uomo, il desiderio sessuale è caratterizzato, a livello psicologico, dal fluire spontaneo di pensieri, fantasie e immagini a sfondo sessuale ed è come uno stato di motivazione nei confronti di una possibile esperienza sessuale che spinge l'individuo a ricercare un comportamento sessuale attivo.

Il desiderio sessuale deriva dall'integrazione di vari fattori ed in particolare:

  • Processi cognitivi (immaginazione e pensieri);

  • Meccanismi psico-neuro-fisiologici (eccitabilità centrale, o central arousability, intesa come il risultato dell'attività di circuiti neuronali in grado di modulare e integrare l'impulso sessuale);

  • Componenti affettive (umore e stati emozionali), e ormonali (livello di specifici ormoni circolanti).

Pertanto il desiderio sessuale si manifesta sia come l’affacciarsi spontaneo di pensieri a sfondo sessuale sia, sul piano fisico, come la necessità predeterminata di una fisiologica attività sessuale, al pari di altre necessità primarie quali potrebbero essere ad esempio la fame o la sete.

Il processo che avvia, mantiene e amplifica il desiderio sessuale viene attivato e influenzato:

  • Da stimoli esterni (stimolazione degli organi di senso);

  • Da stimoli interni (pensieri, idee, immaginazione, emozioni e fantasie);

  • Dai livelli degli ormoni (androgeni ed estrogeni) circolanti in quel determinato individuo.

Correlato al concetto di eccitazione sessuale è quello di eccitabilità centrale (central arousability), che costituisce il substrato neuro-fisiologico della sessualità, responsabile della reattività individuale agli stimoli sessuali e della capacità di essere sessualmente eccitati, e dal quale dipende la modulazione della risposta sessuale stessa. Tale condizione si mantiene mediante un meccanismo di auto-amplificazione che intensifica da un lato il desiderio sessuale e l'eccitamento, dall'altro innesca la risposta sessuale a livello genitale. Questo meccanismo di auto-amplificazione del desiderio e dell’eccitazione sessuale induce quindi quelle modificazioni fisiologiche (cioè la risposta sessuale) che permettono l’espletarsi della normale attività sessuale.

Pertanto, l'eccitazione sessuale può essere definita:

  • In termini soggettivi o psicologici (per esempio sentirsi sessualmente eccitati);

  • In termini oggettivi o fisiologici (per esempio la constatazione della vasodilatazione delle aree genitali);

  • In relazione alla comunicazione verbale e non verbale (gestualità, mimica, sguardo, comportamento seduttivo).

Al momento non esiste un criterio oggettivo che permetta di valutare il desiderio sessuale nell'uomo dal punto di vista qualitativo e quantitativo e l'unico strumento d'indagine disponibile è rappresentato dai questionari di autovalutazione i quali però presentano il limite di fornire risultati non oggettivi in quanto fortemente dipendenti da fattori esterni (stato psicologico e stato soggettivo), per cui al momento, gli studi sul desiderio sessuale e sui meccanismi che lo determinano non hanno ancora portato a risultati conclusivi e molti aspetti rimangono piuttosto oscuri.

Un buon equilibrio psico-emotivo è fondametale per la normalità del desiderio sessuale in quanto rappresenta il risultato dell'integrazione fra le condizioni psicologiche individuali, le relazioni interindividuali/interpersonali ed i fattori socioculturali e tali componenti rivestono un ruolo fondamentale nell'uomo riguardo al desiderio sessuale, vi sono diverse condizioni che potrebbero in qualche modo alterare la psico-neuro-fisiologia del desiderio sessuale e che potrebbero essere riferite a:

  • Qualsiasi evento stressante in grado di perturbare la condizione fisica (come ad esempio potrebbero essere disfunzioni ormonali, malattie, stati di affaticamento, problemi lavorativi o economici);

  • Qualsiasi evento stressante in grado di perturbare lo stato psicologico dell'individuo (quale potrebbero essere: stress, ansia/depressione, abusi sessuali o fisici pregressi, abuso di alcol o droghe, le relazioni interindividuali/interpersonali come ad esempio la mancanza di un partner, la mancanza di privacy, eventuali conflitti nella coppia);

  • Una particolare condizione socioculturale (educazione inadeguata, conflitti con i valori familiari e religiosi, tabù sociali).

Nell’uomo la risposta sessuale implica infatti un insieme complesso di modificazioni e di risposte psico-neuro-endocrine, che coinvolgono l’insieme dell’apparato psico-fisico nelle sue componenti cognitive, emozionali, motivazionali nonché neuro-endocrine e cioè l’attivazione di specifiche aree del sistema nervoso centrale, del sistema nervoso autonomo (simpatico e parasimpatico) e dell’asse Ipotalamo-Ipofisi-Gonadi-Corteccia surrenale con i due ormoni gonadici e cioè gli androgeni e gli estrogeni.

Anche se non si possono trarre conclusioni definitive sulla base dei dati disponibili, i meccanismi psico-biologici della risposta sessuale sembrano avere almeno in parte il loro corrispettivo anatomo-funzionale nella sequenza dinamica di attivazione di specifiche aree del sistema nervoso centrale che comprendono l'ipotalamo, l'amigdala, il cingolo ottico, la corteccia prefrontale, l'insula e la corteccia somato-sensoriale secondaria. Recenti studi che utilizzano tecniche di neuroimaging, come la PET e la RM, hanno confermato il coinvolgimento di un complesso circuito nervoso che comprende le aree corticali, l’area limbica e para-limbica. L'attivazione di queste aree sembra procedere con una dinamica temporale ben coordinata nel corso della risposta sessuale, come se le aree avessero differenti ruoli nello sviluppo della stessa.

Una volta definite le strutture del SNC coinvolte nella risposta sessuale è possibile ipotizzare:

  • Che il controllo autonomo ed endocrino della risposta sessuale sia mediato dall'ipotalamo;

  • Che l'amigdala sia attivata dagli stimoli somato-sensoriali afferenti e che partecipi alla valutazione del contenuto emozionale (erotico) degli stessi;

  • Che la regione dell’Insula e l'area corticale somato-sensoriale elaborino la percezione della risposta comportamentale;

  • Che l’area del Cingolo e l'area Prefrontale abbiano un ruolo importante nella valutazione delle informazioni motivazionali ed emozionali e nell'attivazione della risposta eccitatoria.

Al di là dell’apparente analogia delle varie fasi che costituiscono il ciclo di risposta sessuale nell’uomo e nella donna, ciascuna fase presenta tuttavia caratteristiche e differenze sesso-specifiche.

Le fasi iniziali del ciclo della risposta sessuale e cioè quella del Desiderio e dell’Eccitazione non sono soltanto sequenziali, verificandosi in successione, ma costituiscono anche due processi interdipendenti che possono influenzarsi e potenziarsi reciprocamente. La fase del desiderio inoltre, non risente soltanto delle influenze ormonali, ma viene condizionata anche da diversi altri fattori e cioè:

  • Fattori Psicosociali (la vita di relazione sociale);

  • Fattori Psicorelazionali (interazione di coppia);

  • Fattori Psicoaffettivi individuali (stati psichici ed emozionali individuali).

Inoltre la fase del desiderio e dell’eccitazione si esprimono secondo caratteristiche e modalità neuroendocrine, psicosessuali e psicoaffettive sesso-specifiche tra uomo e donna.

Sono stati individuati dei meccanismi psicofisici e neuroendocrini che intervengono nella fase che dà l’avvio al desiderio sessuale e che in seguito avviano, mantengono e amplificano l’eccitazione sessuale nell’uomo e nella donna.

Per quanto concerne l'uomo: sembra che abbiano maggiore importanza gli stimoli inerenti le caratteristiche fisiche della partner rispetto agli stimoli psico-affettivi (fantasie, immagini, clima affettivo) nel dare l’avvio al desiderio e all’eccitazione, sia per condizionamenti sociali sia per le aspettative di genere nonché dei modelli psicosociali maschili prevalenti cui generalmente ci si conforma.

Per quanto riguarda le donne: nell’esercitare un’influenza positiva sul desiderio e sull’eccitazione, prevalgono nettamente gli aspetti psico-affettivi, emozionali e relazionali (il coinvolgimento affettivo, i pensieri, l’immaginazione, il fantasticare, gli aspetti romantici della relazione con il partner) su quelli prettamente fisici, connessi alla corporeità.

Anche la modalità, l’intensità, la durata e la localizzazione della stimolazione sessuale presentano caratteristiche sesso-specifiche ed infatti il tipo di stimolazione sessuale che da piacere non è soltanto sesso-specifica, cioè variabile tra uomo e donna, ma differisce anche per modalità, durata, intensità e localizzazione.

Le rispettive preferenze circa le modalità di stimolazione e di reazione e il tempo richiesto per eccitarsi sono inoltre squisitamente individuali e sono condizionate anche da fattori legati all’esperienza ed al contesto in cui ci si viene a trovare. Nella donna, per esempio, la stimolazione tattile iniziale dei capezzoli determina una maggiore eccitazione sessuale, mentre nell'uomo risulta più efficace quella dei genitali.

Sembra anche che le varie fasi che compongono il ciclo di risposta sessuale, pur essendo caratterizzate da modificazioni fisiologiche piuttosto ben definite, siano sperimentate a livello psico-affettivo dalla donna non come distinte e in progressione lineare, ma piuttosto come una sequenza di modificazioni psichiche e fisiche.

I fattori ormonali che influenzano il desiderio nell’uomo sono determinati in primo luogo dai livelli di testosterone circolante mentre nella donna prevarrebbe l’influenza degli estrogeni oltre che quella del testosterone; inoltre, nella donna il desidero sessuale è molto influenzato, per ovvi motivi, dai fattori ormonali legati al ciclo mestruale, alla menopausa fisiologica o chirurgica, rispetto all’uomo.

Le Fasi dell’eccitazione e dell’orgasmo nel Ciclo di Risposta Sessuale presentano anch’esse differenze neurofisiologiche e anatomiche specifiche, rispettivamente nell’uomo e nella donna infatti, la fase di eccitazione nell’uomo è caratterizzata dall’erezione del pene mentre il corrispettivo nella donna consiste nella lubrificazione, tumescenza e dilatazione vaginale. Durante la fase dell’orgasmo, soltanto nell’uomo si verifica a livello fisiologico, unitamente alla sensazione orgasmica, il fenomeno dell’eiaculazione che consiste nella successione di due eventi e cioè dell’emissione della sperma in uretra e della sua successiva espulsione anterograda. Nella donna invece, si verificano contrazioni ritmiche dell’utero e dei muscoli del pavimento pelvico, i cosiddetti muscoli bulbo ed ischio-cavernosi, il muscolo elevatore dell’ano. Nel determinare l'orgasmo femminile interviene anche la formazione della cosiddetta piattaforma orgasmica, questo termine indica un'area di vasocongestione vulvo-vaginale (quello che viene definito engorgement) che si instaura in fase di plateau e a determinarlo contribuisce, in maniera sostanziale, l'aumento del tono della muscolatura perineale superficiale. Peraltro, la funzionalità della muscolatura superficiale perineale viene espressa da quella del muscolo pubo-coccigeo, unità componente il muscolo elevatore dell'ano. Una buona funzionalità della muscolatura del pavimento pelvico contribuisce pertanto a determinare la fase eccitatoria, di plateau e quindi dell'orgasmo.

In relazione alle differenze sessuali specifiche maschili e femminili si deve anche tener presente che:

  • Nell’uomo, in seguito all’orgasmo, si manifesta il cosiddetto periodo refrattario, riconducibile al rilascio di specifici neurotrasmettitori, quali la serotonina, periodo in cui l’uomo non risulta essere sessualmente stimolabile.

  • Nella donna questo fenomeno non si manifesta, per cui la donna è teoricamente capace di sperimentare orgasmi in successione, senza che sia necessario un periodo di riposo tra un orgasmo e l’altro.

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