Dott. Vincenzo Alvino

SPECIALISTA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
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Ultimo aggiornamento il 09/02/2016 alle ore 13:41


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I Contraccettivi Orali Possono Indurre La Formazione Di Tumori

L'unico autorizzato ad effettuare una consulenza medica ed esprimere un parere riguardo ad una vostra richiesta è il vostro medico, per cui tutte le informazioni presenti sul sito hanno carattere puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire quello che è il suo parere.

I contraccettivi orali possono in qualche modo indurre la formazione di tumori? 

Che la pillola contraccettiva possa indurre il cancro è uno dei timori più diffusi tra le donne che vorrebbero utilizzare la contraccezione ormonale ma evitano di farlo per un passaparola del tutto falso. Non è vero che la pillola contraccettiva faccia venire il cancro. Questa è una delle credenze ancora diffuse ma del tutto false, che spaventano le donne portandole a rinunciare alla contraccezione ormonale. Per questo la Società Italiana della Contraccezione (SIC), l’associazione scientifica da anni impegnata nel favorire e nel diffondere lo sviluppo della ricerca e dell'informazione sul delicato tema della contraccezione, ha stilato un decalogo per sfatare i falsi miti legati alla pillola e favorire una corretta informazione chiarendo che la pillola contraccettiva non provoca il cancro anzi, semmai protegge le donne dal rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore quali quelli dell’ovaio e dell’endometrio. Comunque andrebbero anche puntualizzati i benefici extra contraccettivi della pillola e l’attività protettiva che gli estro-progestinici esplicherebbero nei confronti di alcuni tumori; tali benefici in effetti ancora non sono del tutto conosciuti al grande pubblico, mentre è ancora piuttosto diffuso il credo opposto, ovvero che la pillola possa provocare il cancro mentre, studi clinici di grande rilevanza hanno dimostrato come gli estro-progestinici siano efficaci nel prevenire:

  • Il tumore all’ovaio;

  • Il tumore all’endometrio;

  • Il tumore del colon retto.

Il timore che i CO possano in qualche modo indurre la formazione di un tumore è quindi una delle cause del loro utilizzo particolarmente basso in Italia. Se la donna pur correttamente informata, rimane preoccupata di un possibile effetto oncogeno dei CO, è utile fare delle domande per verificare che abbia compreso il messaggio della non fondatezza dei suoi timori.  Le perplessità vanno colte principalmente ponendo attenzione al linguaggio non verbale della paziente che indica al medico se deve utilizzare ulteriori argomentazioni "razionali". Se sembrano non bastare le parole, significa che la donna ha bisogno di rassicurare la sua parte emotiva e lo si può fare lanciando messaggi rassicuranti con il nostro linguaggio non verbale, di cui si deve essere consapevoli. Talora il medico non si rende conto che la stanchezza o le preoccupazioni trapelano dalla sua mimica e la paziente, magari anche inconsciamente, è in grado di cogliere e interpretare con un tono "pessimistico" quanto è stato loro comunicato. Col sorriso si può "dare un'anima" ai dati numerici e far capire alla donna che, nel suo caso, può assumere i CO, ovviamente se il medico stesso è convinto che la paziente ne potrebbe trarre benefici di gran lunga superiori ai possibili rischi.

I timori riguardo all’utilizzo della pillola

“Non la prendo perché fa venire il cancro, mi fa aumentare di peso e poi… se la prendo non mi va più di fare l’amore…”, questi sono solamente alcuni dei timori, infondati, che molte donne italiane manifestano quando si parla di contraccezione ormonale; al contrario, troppe donne non sanno che la pillola potrebbe offrire anche degli indubbi benefici, molti dei quali importanti e del tutto esclusivi di questo mezzo contraccettivo. Poche donne sono informate, ad esempio, che l’uso costante della pillola ha addirittura un alto potere preventivo riguardo ad alcuni tipi di tumore, come quello del colon retto.

Ma la pillola risulta molto utile anche nel quotidiano ed uno studio inglese condotto su oltre 300mila donne seguite per 39 anni ha dimostrato che essa se utilizzata oculatamente:

  • riduce la morbilità e mortalità per tumori;

  • riduce anche la mortalità in generale per qualunque causa;

  • l’amenorrea provocata da alcuni contraccettivi orali, nonostante in genere sia mal sopportata dalle donne, determina un notevole beneficio in termini di miglioramento dell’anemia da carenza di ferro (quindi un minor ricorso a interventi chirurgici), con un conseguente maggior senso di benessere;

  • è in grado, in alcuni casi, di curare l’endometriosi, una patologia che colpisce 1 donna su 10 (3 milioni in Italia) e potrebbe contribuire anche a prevenirla.

La pillola quindi oltre al ruolo contraccettivo sta assumendo sempre maggiore importanza come ruolo terapeutico ma i tabù su di essa sono ancora tanti e certamente le devono essere ascritti benefici e possibili effetti indesiderati, tutti elementi di cui le donne dovrebbero essere ben informate.

Il dibattito sulla pillola, che rappresenta il più conosciuto ed utilizzato tra i contraccettivi ormonali, è sempre aperto e pur essendo ormai il suo uso un simbolo di emancipazione, esistono ancora falsi miti e tabù molto difficili da eliminare come ad esempio la falsa convinzione di alcune donne che la pillola possa determinare malformazioni al feto.

Da un recente studio è emerso comunque un dato piuttosto confortante e cioè che al giorno d’oggi le donne desiderano effettivamente informarsi sui reali rischi e benefici relativi ai contraccettivi ormonali. La donna che oggi utilizza la pillola si dimostra quindi molto più attenta alla propria salute ed è sicuramente più informata rispetto a quelle delle precedenti generazioni, vuole conoscere i pro e i contro e sempre meno tende a farsi suggestionare dai “sentito dire”.

Le pillole non sono affatto tutte uguali, ma hanno diversi dosaggi e diverse combinazioni di ormoni inoltre i contraccettivi ormonali possono essere assunti anche sotto forma di cerotto e di anello vaginale e la scelta di prescrivere un tipo o un altro varia da caso a caso. In questo ambito è molto importante il ruolo del ginecologo che deve informare la propria paziente di ogni aspetto del contraccettivo con un dialogo franco e approfondito in modo da mettere sul piatto della bilancia sia i rischi che i benefici relativi al loro uso.

La pillola perciò rappresenta oltre che un validissimo metodo contraccettivo anche un ottimo strumento terapeutico in quanto:

  • È una preziosa alleata nella prevenzione del tumore all’ovaio e nel ridurre alcune patologie endometriali;

  • Regolarizza il ciclo;

  • È utilissima nella cura dell’acne;

  • È indicata nei casi di cicli abbondanti, che possono causare anemia;

  • È indicata nei casi di cicli dolorosi, responsabili dell’astensione dal lavoro fino a 12 giorni all’anno per le donne.

  • I benefici legati al suo utilizzo sono anche di ordine psicologico in quanto è in grado di fornire una vita sessuale, di coppia e lavorativa serena e appagante. Per questo motivo è consigliabile provarla almeno una volta nella vita, anche da giovani, rappresentando una sorta di test che può risultare molto utile nel caso la si debba assumere in futuro. Permette di confrontarsi con un tipo di femminilità diversa. 

I principali effetti collaterali della pillola sono invece rappresentati da:

  • Un rischio di trombosi (il rischio più temuto) che è in ogni caso veramente minimo se la donna che assume la pillola ha meno di 35 anni, non fuma, non è obesa, non svolge mestieri come ad esempio può essere la hostess di volo e non ha casi in famiglia di trombosi.

  • La cefalea che colpisce il 20 per cento delle donne.

  • Un calo del desiderio sessuale e un aumento di peso, ma per entrambi i disturbi occorre sottolineare che ci sono alcune donne più sensibili al tasso degli estrogeni contenuti nella pillola dunque non è detto che si verifichino.

Questi effetti collaterali possono essere evitati con un’informazione corretta e un adeguato stile di vita.

Quindi si può affermare che la pillola e i contraccettivi ormonali si sono dimostrati fondamentali per una sessualità consapevole, ma in parte stanno gradualmente perdendo il significato originale per il quale sono stati concepiti e cioè quello di evitare gravidanze indesiderate ed il ruolo terapeutico di questi farmaci sta assumendo sempre maggiore importanza.

La nuova frontiera della contraccezione ormonale punta a ridurre ulteriormente i rischi per la salute della donna, come il verificarsi di casi di trombosi. Nel 2009 e nel 2012 sono state messe in commercio due nuove pillole a base di estrogeni naturali (Klaira e…) che sono molto ben tollerate dall’organismo, ma gli studi di sorveglianza sono ancora in corso e dunque per avere conferme bisogna aspettare. È certo comunque che questo tipo di contraccettivi non modifica nel sangue i valori che sono pro trombotici. Tra non molto invece entrerà in commercio la prima pillola che fa venire soltanto quattro cicli mestruali all’anno e si preannuncia come un tipo di contraccezione veramente interessante, adatta a chi viaggia molto, alle atlete, pensata per donne che soffrono di endometriosi o a rischio di cisti ovariche, con cicli abbondanti, anemiche e che soffrono di cefalea mestruale. Ha un basso rischio trombotico grazie al tipo di progestinico utilizzato in associazione all’estrogeno

In Italia purtroppo permangono tenacemente alcuni falsi miti di natura sociale e culturale che finora hanno limitato l’utilizzo dei contraccettivi orali e dunque hanno anche impedito di poter usufruire dei benefici ad essi correlati per cui si avverte l'importanza di dare una corretta informazione; infatti, sebbene si sia progressivamente verificata una maggior attenzione da parte delle donne al tema della contraccezione, accompagnata da un incremento dell’impiego della pillola, l’Italia è ancora tra i Paesi europei con il più basso tasso di utilizzo del farmaco anticoncezionale: il 16,2% contro il 21,4% della media europea. Sarebbe necessario quindi promuovere una corretta informazione rivolta alle donne e ai loro partner, con adeguati strumenti di comunicazione quali possono essere social network, siti appropriati e opuscoli informativi chiari e facilmente fruibili, questo proprio per andare incontro alle loro esigenze e per renderle effettivamente protagoniste della propria sessualità e del proprio benessere. Offrendo cioè gli strumenti appropriati per poter scegliere, con l’aiuto dello specialista, il contraccettivo giusto per loro in quanto il mercato ne offre un’ampia gamma e non è sempre facile individuare il prodotto più adatto e appropriato.

Si riportano i dieci punti che la Società Italiana della Contraccezione (SIC) ha recentemente presentato nel corso di una conferenza stampa per sfatare i luoghi comuni e che spiegano con chiarezza alle donne perché l'uso della “pillola” non debba indurre paura e, anzi, dovrebbe rappresentare un alleato di fiducia nelle varie epoche della vita.

1. “La pillola fa venire il cancro”: Falso

Importanti studi internazionali hanno anzi evidenziato come l’assunzione del contraccettivo orale protegga dal tumore dell’ovaio, dal tumore del corpo dell’utero e dal tumore del colon retto. In generale, la protezione è proporzionale alla lunghezza del periodo di assunzione: per più tempo si è fatto uso della pillola, maggiore è la riduzione del rischio.

 

2. “La pillola provoca Tromboembolismo venoso (Tev)”. Vero, ma…

L’EMA e l’AIFA hanno recentemente confermato che la pillola aumenta il rischio di trombosi venosa, ma l’aumento del rischio è molto basso in termini numerici (circa 10 volte meno che in gravidanza) e dipende dalla dose e dal tipo di estrogeno presente nel composto e dal tipo di progestinico. Con le pillole che contengono estradiolo i dati di laboratorio dimostrano un rischio molto più basso, anche se mancano i dati epidemiologici. Oggi sappiamo che le complicazioni trombo emboliche sono dovute principalmente al dosaggio dell’estrogeno contenuto nella pillola e probabilmente alla sua struttura molecolare e in minor misura al tipo di progestinico. L’importante è trovare la pillola più indicata a meno di non essere predisposta, di avere una storia familiare di trombosi o di soffrire di malattie della coagulazione; in questi casi la pillola e anche gli altri contraccettivi ormonali non sono indicati (come indicato nel foglietto illustrativo di tutte le pillole).

 

3. “La pillola toglie il desiderio sessuale”: Falso

Una scelta oculata del contraccettivo orale può favorire l’erotismo: alcune componenti della pillola riducono per esempio la secchezza vaginale. Inoltre una sessualità “libera”, scevra dalle preoccupazioni legate al rischio di una gravidanza indesiderata, può essere vissuta in maniera più soddisfacente e appagante.

 

4. “La pillola non è adatta alle giovanissime”. Falso

La pillola, al contrario, è particolarmente indicata per le Teens: i contraccettivi orali per esempio sono efficaci nel ridurre lesioni infiammatorie e non infiammatorie dell’acne facciale. La pillola inoltre inibisce l’attività delle ovaie e ne riduce la produzione di ormoni androgeni. Di conseguenza limita la perdita di capelli, la seborrea e la peluria indesiderata.

 

5. “Non va bene prendere la pillola in pre-menopausa”. Falso

Come già accennato, La pillola contraccettiva protegge dal tumore dell’ovaio e per ogni 5 anni di utilizzo il rischio diminuisce del 20% e tale protezione si mantiene fino a 30 anni dalla sospensione. Spesso il cancro alle ovaie - il cui picco di incidenza è intorno ai 60-65 anni d’età - viene diagnosticato tardivamente a causa della asintomaticità della fase iniziale: ecco perché la pillola costituisce un’importante opzione preventiva, soprattutto in fase di pre-menopausa.

 

6. “A lungo andare la pillola può rendere meno fertili”. Falso

Quando si desidera una gravidanza, basta smettere di assumere il contraccettivo orale. Il ciclo mestruale tornerà ad avere le stesse caratteristiche “pre-trattamento”. La pillola non causa neppure eventuali malformazioni fetali, né può determinare un aumento degli aborti spontanei. Da evidenziare inoltre che i contraccettivi orali si sono dimostrati un’ottima arma per combattere l’endometriosi, patologia molto diffusa che può provocare infertilità.

 

7. “La pillola può modificare il mio umore e peggiorarlo”. Falso

Recentemente, anzi, alcuni studi hanno evidenziato che i contraccettivi orali possono essere efficaci nel trattare la sindrome premestruale severa (che include ansia, irascibilità, depressione, difficoltà nelle relazioni interpersonali).

 

8. “L’amenorrea provocata dalla pillola è pericolosa”. Falso

Durante il trattamento con la pillola estro-progestinica il rivestimento epiteliale dell’utero è generalmente più sottile rispetto a un normale ciclo ovulatorio. Di conseguenza la perdita mestruale risulta ridotta. La mestruazione, inoltre, può essere eliminata con l’utilizzo di efficaci regimi estesi di contraccezione ormonale. Sebbene a molte donne l’amenorrea non piaccia, è stato dimostrato che essa provoca un beneficio in termini di anemia da carenza di ferro e un minor ricorso a interventi chirurgici. La pillola è la terapia medica dell’endometriosi e potrebbe contribuire a prevenirla.

 

9. “La pillola fa ingrassare”. Falso

Ormai esistono molti tipi di contraccettivi orali, anche naturali. La scelta del giusto contraccettivo, da concordare con il proprio ginecologo, permette di evitare la ritenzione idrica e dunque l’accumulo di peso indesiderato.

 

10. “Ho il ciclo mestruale irregolare: non posso prendere la pillola”: Falso

Uno degli effetti più noti e bene accettati dalle donne è proprio quello della regolarizzazione del ritmo mestruale “a orologio”. La maggior parte delle donne che assume la pillola sa con esattezza il giorno nel quale si verificherà il suo flusso mestruale.

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