Dott. Vincenzo Alvino

SPECIALISTA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
PERFEZIONATO IN ECOGRAFIA E MEDICINA PRENATALE
a chi
ci rivolgiamo
servizi
offerti
Linea diretta per
informazioni e/o appuntamenti
Telefono studio
0564 412428 - 0564 416145

Cellulare
339 6461489

Email
info@vincenzoalvino.it

Seguici su
Sito in continuo aggiornamento.
Per eventuali commenti/segnalazioni
inviare una mail a: info@vincenzoalvino.it

Ultimo aggiornamento il 09/02/2016 alle ore 13:41


IEO

Home » Sessuologia » Disfunzioni Sessuali Maschili »

Eiaculazione Precoce - Terapia

L'unico autorizzato ad effettuare una consulenza medica ed esprimere un parere riguardo ad una vostra richiesta è il vostro medico, per cui tutte le informazioni presenti sul sito hanno carattere puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire quello che è il suo parere.

EIACULAZIONE PRECOCE

 

Questo disturbo è caratterizzato da una persistente e ricorrente insorgenza di orgasmo ed eiaculazione a seguito di una minima stimolazione sessuale prima, durante o subito dopo la penetrazione ed in particolare prima che il soggetto lo desideri.

Questa definizione prende in considerazione quelli che rappresentano i parametri fondamentali del disturbo:

  • La persistenza e la ricorrenza;

  • La brevità della stimolazione necessaria affinchè si venga a determinare la fase dell’eiaculazione;

  • Il fatto che il soggetto che ne soffre vorrebbe poter posticipare l’eiaculazione ma non è in grado di farlo.

Quest’ultimo parametro riprende il criterio indicato dalla Kaplan, e che rimane a tutt’oggi il criterio più importante per poter comprendere il disturbo, cioè il fatto che l’uomo che presenti questo problema sente di non avere un sostanziale controllo dell’eiaculazione che in effetti si presenta come un evento subito e non voluto.

Questo criterio cerca, ad esempio, di tener conto del fatto che due persone, se molto eccitate, possano voler concludere il loro rapporto sessuale in pochissimo tempo senza che l’uomo percepisca questo come una perdita del controllo dell’eiaculazione e, di contro come, un uomo, che riuscisse a controllare la precocità dell’eiaculazion con artifizi vari, come ad esempio concentrandosi su scene antilibidiche, procurandosi del dolore in qualche modo, ad esempio mordendosi le labbra, e che, se anche riuscisse nel suo intento, manterrebbe la consapevolezza di non avere un reale controllo sull’eiaculazione.

I criteri di valutazione della possibilità di controllo sono determinati anche dal fatto di prendere in considerazione quei fattori che influenzano la durata della fase di eccitazione, cioè la fase del ciclo della risposta sessuale maschile che corrisponde sostanzialmente all’erezione, quali:

  • L’età;

  • L’eventuale novità del partner o della situazione;

  • La frequenza dell’attivita' sessuale.

Sul piano clinico distinguiamo poi un’eiaculazione precoce primaria, quando cioè il problema si presenta fin dalle prime esperienze sessuali, e un'eiaculazione precoce secondaria, quando invece si presenta dopo un periodo variabile di normalità sessuale. Quest'ultima distinzione è piuttosto importante, in quanto il suo mancato riconoscimento potrebbe indurre ad accertamenti diagnostici inutili o alla mancata prescrizione degli stessi quando invece sarebbero opportuni, e, cosa più grave, a prescrizioni terapeutiche errate.

Tipicamente l’Eiaculazione Precoce viene osservata in uomini giovani ed è presente fin dai loro primi tentativi di rapporto sessuale.

  • Un certo numero di uomini può presentare qualche problema nel controllo dell'eiaculazione all'inizio della vita sessuale, ma col tempo alcuni imparano a ritardare l'eiaculazione, mentre altri continuano ad eiaculare precocemente e, se non trattati, continueranno a farlo per tutta la durata della loro vita sessuale.

  • Alcune persone riescono a ritardare l’eiaculazione nell’ambito di una relazione stabile, ma vanno nuovamente incontro ad eiaculazione precoce quando hanno una nuova partner.

  • Quando il disturbo dovesse esordire dopo un periodo di normale funzione sessuale bisogna tener presente l’eventualità di una problematica organica, anche se in genere spesso, invece, si tratta di una diminuita frequenza dei rapporti sessuali, di una intensa ansia di prestazione con una nuova partner o di una perdita di controllo sull’eiaculazione legata alla difficoltà nel raggiungere o nel mantenere l’erezione, configurandosi, quindi, in quest’ultimo caso, il quadro di una disfunzione erettile e non quello di una eiaculazione precoce.

PRINCIPALI CAUSE PSICOLOGICHE DI EIACULAZIONE PRECOCE:

In quest’ambito si collocano le cause dell’ Eiaculazione Precoce legate ai problemi incontrati dall’individuo nel corso dello sviluppo psicofisico relativamente ai primi anni di vita, rivestendo notevole importanza le interazioni con le figure parentali, la madre e il padre in primo luogo. Questi problemi, nei limiti delle risorse del bambino e dell’ambiente, hanno trovato all’epoca soluzioni che nella realtà dell’adulto potrebbero però essere alla base di comportamenti disfunzionali, quali appunto l’Eiaculazione Precoce.

Fra gli aspetti psicologici delle problematiche sessuali che, sebbene in misura diversa, hanno in comune fra loro la difficoltà a relazionarsi con il corpo dell’altro e a vivere tranquillamente il piacere, Eiaculazione Precoce compresa, non possono non rivestire importanza i problemi legati al processo di separazione dalla madre e dall’ambiente familiare. Un certo ruolo potrebbe averlo avuto in questo l’atmosfera familiare in cui è cresciuto il bambino, circa la possibilità di vivere le emozioni e il confronto con esse.

Non bisogna poi dimenticare che per rimanere nel corpo di una donna bisogna, in qualche modo, avere la convinzione di essere ben accetto e questo non sempre nella fantasia interna dell’uomo risulta scontato, fantasia che naturalmente non ha niente a che fare con la effettiva disponibilità della compagna. Oltre a ciò, rapporti di coppia in cui predominano aspetti negativi, quali il rifiuto del partner, le eventuali ostilità e le lotte di prevaricazione, non facilitano certamente il necessario abbandono dell’uomo nel corpo della donna.

Bisogna tener conto per altro che, nella pratica clinica, il miglioramento delle relazioni all’interno di una coppia, spesso non comporta affatto un miglioramento automatico della precocità, che richiede, in genere, un intervento specifico. I pionieri della terapia sessuale, Masters e Johnson, sottolinearono, a loro volta, il ruolo di iniziali esperienze sessuali traumatiche nella genesi della precocità sessuale.

Non si deve naturalmente dimenticare che, anche in questo disturbo, l’ansia da prestazione può fare la sua parte, come causa immediata e situazionale.

L’osservazione che un training sessuale, individuale e/o di coppia, condotto all’interno di una terapia sessuale effettuata da un terapeuta esperto, conduce di norma al miglioramento del controllo volontario sul riflesso dell’orgasmo e al superamento della precocità, portò la Kaplan a ipotizzare che la difesa percettiva dell’individuo nei confronti delle proprie sensazioni erotiche, motivate dalle cause che sono state esposte e da altre ancora ipotizzabili, fosse alla base del mancato apprendimento del controllo volontario sul riflesso eiaculatorio e quindi dell’eiaculazione precoce.

L’osservazione clinica, tra l’altro piuttosto frequente, per cui un soggetto possa passare da un disturbo all’altro, ad esempio dalla difficoltà di raggiungere l’orgasmo, alla precocità, ecc. deve far pensare che l’apprendimento ha sicuramente un certo ruolo, ma che l’aspetto causale più generale, che un terapeuta dovrebbe tener presente, è comunque la difesa dalle sensazioni erotiche, che potrebbe essere l’esito finale di tante situazioni problematiche.

EIACULAZIONE PRECOCE: CAUSE ORGANICHE

Normalmente l’Eiaculazione Precoce primaria, quella cioè presente fin dall’inizio della vita sessuale in un soggetto che non presenta malattie fisiche riconosciute o malformazioni genitali, raramente viene fatta oggetto di indagini e approfondimenti medico-diagnostici prima di cominciare una terapia sessuale, in quanto cause organiche ben difficilmente se ne sono trovate. Se la precocità si manifesta invece in un soggetto che ha sempre avuto un buon controllo eiaculatorio gli accertamenti fisici in questo caso sono opportuni, in quanto i disturbi possono andare da una semplice prostatite fino ai disturbi degenerativi del sistema nervoso. Bisogna però tener presente che questi casi sono rari ed è molto più comune invece trovare casi di eiaculazione precoce secondaria, cioè ad insorgenza tardiva, in persone non giovani che in realtà soffrono di una disfunzione erettile nella quale la capacità di eiaculare è stata mantenuta, o, come si accennava, in situazioni di marcata diminuzione della frequenza dell’attività sessuale o di intensa ansia da prestazione in presenza di un nuovo partner.

TERAPIE FARMACOLOGICHE

Non esistono farmaci che curino, nel senso letterale del termine, la forma più comune e più classica di eiaculazione precoce, cioè quella primaria, che è presente fin dall’inizio dei rapporti sessuali nella vita dell’individuo.

La prescrizione di prodotti anestetizzanti, sotto forma di spray o pomate, da applicare sul glande viene ormai, considerata anacronistica, perchè ben difficilmente ha dato risultati apprezzabili. Lo scopo di diminuire la sensibilità viene raggiunto al prezzo di perdere insieme anche il piacere, provocando talvolta difficoltà erettive o inducendo una parziale anestesia anche nella partner.

Alcune sostanze come l’alcool o la cannabis, per la loro funzione di depressori della sessualità, possono, assunte in certe dosi, ritardare l’eiaculazione.

Da tempo alcuni tipi di antidepressivi (Triciclici, SSRI, ecc.) sono stati utilizzati per il loro effetto collaterale di inibire la libido e ritardare quindi l’orgasmo. Sono farmaci che vanno assunti giornalmente e l’effetto svanisce con la fine della loro assunzione. Nella stessa categoria di farmaci rientra la Dapoxetina cloridrato, antidepressivo SSRI, inibitore cioè della ricaptazione della serotonina, che da non molto l'industria farmaceutica ha immesso sul mercato come farmaco "specifico" per la precocità, col nome commerciale di Priligy. Il vantaggio rispetto alle precedenti prescrizioni di antidepressivi, che tuttora continuano però ad essere prescritti, è che questo farmaco può essere ingerito non molto tempo prima del rapporto sessuale e non richiede, quindi, un'assunzione giornaliera. Anche il Priligy, i cui risultati controversi non hanno peraltro convinto, come gli altri antidepressivi comporta naturalmente una riduzione della libido e rientra comunque nel campo dei palliativi che non risolvono il problema e che vanno andrebbero comunque assunti per tutta la vita.

Nonostante ciò, all’interno di un trattamento sessuologico che si faccia carico del problema della precocità globalmente, questi farmaci, anestetizzanti o antidepressivi, possono avere momentaneamente una loro utilità, soprattutto in situazioni in cui il paziente non ha una partner fissa ed è molto angosciato dal problema della precocità nell’avvicinarsi a ragazze nuove. Vanno eliminati, però, appena il momento critico sia passato, in quanto la loro assunzione non permette una terapia efficace della precocità, che richiede invece il pieno vissuto della propria iper-reattività, da controllare progressivamente e risolvere attraverso un adeguato trattamento sessuologico.

TERAPIE SESSUALI

Le terapie sessuali brevi si sono dimostrate molto efficaci nella cura della Eiaculazione Precoce e si rivolgono con successo sia al singolo che alla coppia.

Il clinico che si occupa di questi problemi, sia egli consulente o psicoterapeuta sessuale, andrologo, ecc, dovrebbe rifuggire dalla tentazione di ricorrere a visite veloci e a facili schematismi interpretativi e terapeutici, fornendo pillole, consigli, ecc. Interventi di questo tipo, come dimostra l’esperienza, rischiano di portare più danno che benefici alle persone che si intende aiutare.

All’interno di un contesto diagnostico e terapeutico adeguato, l’Eiaculazione Precoce rimane un disturbo che può rispondere bene al trattamento di psicoterapia sessuale e, questa è una buona cosa, considerando che è anche uno dei disturbi più frequenti.   

Sintomi menopausa - La visita ginecologica