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Disturbo dell’Orgasmo Femminile (DOF)
La caratteristica fondamentale del Disturbo dell’Orgasmo Femminile è un persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell’orgasmo dopo una fase normale di eccitazione sessuale. Le donne mostrano un’ampia variabilità nel tipo o nell’intensità di stimolazione che scatena l’orgasmo. Si pensa che nella donna anorgasmica sia presente l’inibizione del riflesso orgasmico e che ciò avvenga in modo involontario. Lo scopo di un eventuale trattamento è quello di massimizzare lo stimolo sessuale e di minimizzare l’inibizione.
Queste donne spesso hanno ricevuto un’educazione sessuale restrittiva e sessuofoba ed alcune paure, molto diffuse che si incentrano intorno all’idea di una “punizione” che potrà seguire il piacere sessuale, si esprimono in pensieri come ad esempio quello di “perdere il controllo” o di “impazzire”, “di morire”, di “devo essere innamorata prima di poter avere l’orgasmo”, e cos+ via. La comprensione realistica di ciò che rappresenta e come si manifesta realmente il riflesso dell’orgasmo a livello psicologico, comportamentale e fisiologico ha valore terapeutico per le donne anorgasmiche che non lo hanno mai sperimentato realmente.
Una volta dissolti i sensi di colpa e le paure irrealistiche e irrazionali, nonché le fantasticherie e la disinformazioni nei riguardi dell’orgasmo che spesso caratterizzano le pazienti con questo disturbo, spiegando loro che durante l’orgasmo non perderanno mai realmente il controllo o la coscienza, ma che talvolta potranno sentirsi davvero travolte da un’ondata di piacere, si prescrive alla donna la masturbazione digitale. Le fantasie erotiche che la donna ha in queste occasioni vengono esaminate durante le sedute terapeutiche. Esse sono molto importanti e hanno la funzione di eccitare e nel contempo di distrarre dall’ansia. La stimolazione digitale del clitoride, aggiunta alla distrazione per mezzo delle fantasie erotiche, produce spesso l’orgasmo nel corso di poche settimane.
La fase terapeutica successiva consiste nel masturbarsi in presenza del partner, ed in seguito si invita l’uomo a stimolare la partner/moglie manualmente fino a farle raggiungere l’orgasmo, dopo che lui stesso ha raggiunto l’orgasmo. Ciò aggiunge un ulteriore elemento di franchezza e di spontaneità nel rapporto di coppia.
In seguito si passa alla combinazione, se necessario, di coito e contemporanea stimolazione clitoridea (la cosiddetta “manovra di ponte”), per consentire alla donna di raggiungere infine l’orgasmo durante il normale rapporto sessuale, affinché recuperi così la piena potenza orgasmica.