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Disturbo dell’Eccitazione Sessuale Femminile (spesso anche detta “Frigidità”)
La caratteristica fondamentale del Disturbo dell’Eccitazione Sessuale Femminile è una persistente o ricorrente incapacità di raggiungere o di mantenere, fino al completamento dell’attività sessuale, un’adeguata risposta di eccitazione sessuale, con lubrificazione e tumescenza. La risposta di eccitazione sessuale nella donna consiste nella vasocongestione pelvica, lubrificazione ed espansione vaginale e tumescenza dei genitali esterni.
La donna in questi casi anche se stimolatra è incapace di rispondere dal punto di vista sessuale non provando alcuna sensazione erotica, né alcun piacere sessuale. Essa non mostra pertanto segni di eccitazione fisiologica.
La strategia di una eventuale terapia è quella di cercare di dare alla situazione sessuale una struttura tale da rendere la donna capace di reagire a una stimolazione sessuale adeguata in un momento in cui essa si trovi in uno stato di tranquillità e rilassamento e carico di affettività. In tali condizioni la donna è in condizione di trovare la via per ricostruire la disponibilità alle sensazioni erotiche evitate o represse. La successione degli interventi terapeutici, allo scopo di promuovere e instaurare una normale risposta di eccitamento sessuale e far sì che impari a conoscere e possa acquisire una adeguata consapevolezza delle sensazioni vaginali sono le seguenti:
Focalizzazione Sensoriale I (legame di piacere);
Focalizzazione Sensoriale II (legame di piacere genitale);
Coito inesigente;
Coito orgasmico.
Negli esercizi del coito inesigente la donna si mette in posizione soprastante all’uomo, inserisce il pene in vagina e lo tiene fermo per un pò di tempo, mentre prova la sensazione del fallo eretto dentro la vagina e contrae i muscoli pubococcigei, stringendo il pene, allo scopo di imparare a conoscere le sensazioni vaginali di cui le donne con questo disturbo spesso appunto non sono consapevoli. Naturalmente è richiesta l’attiva cooperazione del partner che deve avere un certo grado di “sicurezza dell’erezione”, così come un buon “controllo dell’erezione”. La donna comincia a muoversi lentamente su e giù sul fallo eretto. Fa manovre ed esperimenti con movimenti di escursioni di vario genere. A muoverla dovrebbero essere unicamente le proprie sensazioni. La donna deve sospendere in suo normale interessamento per il piacere del partner, e deve essere temporaneamente “egoista”, in modo da imparare a percepire le sue sensazioni vaginali. Una volta raggiunto l’orgasmo, infatti, procurerà in seguito a sua volta al partner un orgasmo, stimolandolo manualmente e/o oralmente. Il coito interrotto, inserendo e retraendo il pene, ha un effetto di vellicazione che spesso può esaltare l’eccitazione della donna.
Quando la donna ha acquisito la capacità di risposta erotica, si dovrebbe passare al coito orgasmico normale, allo scopo di accrescere la capacità complessiva della donna di avere una normale risposta sessuale, fino all’espletamento di un rapporto sessuale completo