Dott. Vincenzo Alvino

SPECIALISTA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
PERFEZIONATO IN ECOGRAFIA E MEDICINA PRENATALE
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Ultimo aggiornamento il 09/02/2016 alle ore 13:41


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Corretta Igiene Intima

L'unico autorizzato ad effettuare una consulenza medica ed esprimere un parere riguardo ad una vostra richiesta è il vostro medico, per cui tutte le informazioni presenti sul sito hanno carattere puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire quello che è il suo parere.

CONSIGLI PER UNA CORRETTA IGIENE VULVO-VAGINALE

Uno dei disturbi femminili più frequenti è costituito dalle infiammazioni vulvari e vaginali che spesso sono occasione di automedicazione ma che se non ben trattate tendono a recidivare e a complicarsi. Talora il principale fattore responsabile è un agente patogeno, mentre in alcuni casi non si identifica alcun germe e si parla di vulvovaginiti non infettive. Le cause che possono determinare quest'ultimo tipo di infiammazione sono varie, spesso poco conosciute e quasi mai diagnosticate. I principali fattori che espongono al rischio di sviluppare vulvovaginiti di natura non infettiva sono rappresentati da:

  • Abitudini igieniche: I detergenti intimi e le lavande vaginali, soprattutto se ricchi di deodoranti, profumi e additivi se usati in eccesso, espongono la cute e la mucosa dei genitali all'azione irritante di sostanze chimiche che determinano un danno sia mediante allergizzazione, sia con effetto diretto.

  • Rapporti sessuali: durante l'attività sessuale, se non è presente un'adeguata lubrificazione, come accade nelle donne che soffrono di infiammazioni vulvovaginali ricorrenti o in postmenopausa, si possono creare abrasioni microscopiche che favoriscono la penetrazione di agenti esterni, possibile fonte di sensibilizzazione.

  • Abbigliamento: L'abitudine ad indossare indumenti molto attillati, soprattutto se costituiti da un materiale sintetico (nylon o lycra), possono alterare l'ecosistema vaginale rendendolo più sensibile a molecole esogene.

  • Fattori psicologici: Talvolta, donne che presentano vulvovaginiti ricorrenti di natura non infettiva conducono una vita sessuale insoddisfacente o presentano diversi manifestazioni di disagio psicologico legato alla propria autostima, all'armonia di coppia fino a quadri francamente ansioso depressivi.

 

Per evitare infezioni vaginali ricorrenti è importante potenziare il proprio sistema di difesa e non alterare l'equilibrio vaginale, ecco in quale modo:

  • In caso di alterazione del pH vaginale accertata si devono eseguire lavaggi, a seconda dei casi, con detergenti a carattere acido o alcalino (ad es. a base di aceto o di bicarbonato);

  • Evitare l'eccessiva pulizia genitale con prodotti disinfettanti e aggressivi e soprattutto contenenti profumi o additivi;

  • Eventualmente fare lavaggi con preparati a base di sapone di Marsiglia;

  • Evitare o ridurre al minimo l'uso di lavande vaginali, preferendo quelle a pH fisiologico;

  • Avere un comportamento sessuale consapevole, usare sempre il preservativo, soprattutto in caso di partner multipli;

  • Dopo i rapporti sessuali bisogna eseguire un lavaggio accurato dei genitali, poiché lo sperma modifica il pH;

  • Eseguire una corretta igiene post-coitale, ricordandosi che urinare dopo un rapporto riduce il rischio di infezioni e di cistiti;

  • Eseguire una corretta igiene perineale da effettuarsi con direzione vulva-retto;

  • Evitare di indossare biancheria intima sintetica, slip colorati, salva slip e vestiti aderenti soprattutto se di nylon o lycra; il materiale sintetico non permette una corretta ossigenazione tissutale, favorisce il ristagno di secrezioni, la possibilità di sovra infezione nonché di una possibile sensibilizzazione a fattori di contatto;

  • Preferire biancheria intima in puro cotone, meglio se non colorato;

  • Evitare lo scambio di biancheria intima;

  • Al mare o in piscina non stare a lungo con il costume bagnato in quanto l'ambiente caldo umido favorisce il proliferare della candida;

  • Seguire una dieta corretta ed equilibrata;

  • Se il medico lo ritenesse necessario si possono assumere fermenti lattici o integratori alimentari per ridurre il rischio di infezioni ricorrenti.

Sintomi menopausa - La visita ginecologica