Dott. Vincenzo Alvino

SPECIALISTA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA
PERFEZIONATO IN ECOGRAFIA E MEDICINA PRENATALE
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Ultimo aggiornamento il 09/02/2016 alle ore 13:41


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Consigli Per Facilitare La Gravidanza

L'unico autorizzato ad effettuare una consulenza medica ed esprimere un parere riguardo ad una vostra richiesta è il vostro medico, per cui tutte le informazioni presenti sul sito hanno carattere puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire quello che è il suo parere.

BREVI CONSIGLI PER FACILITARE UNA GRAVIDANZA

Come prima cosa vorrei ricordare che non tutti i cicli sono caratterizzati da una ovulazione efficace infatti circa 3-4 cicli ogni anno non sono in grado di dare seguito ad una gravidanza e non sempre siamo in grado di una valutazione specifica. Quindi, cercando una gravidanza, non si aspetti risultati immediati: occorre saper avere un poco di pazienza.

E' stato calcolato che in coppie di normale fertilità la gravidanza, mediamente, si verifica dopo circa 6 mesi di tentativi.

Una seconda considerazione è che non disponiamo di test semplici ed immediati per sapere come mai non si instaura una gravidanza: alcuni sono complicati, chirurgicamente invasivi Per cui si dovrà procedere un pò per gradi.

Forse l'approccio più utile è quello di provare ad avere rapporti sessuali in coincidenza dell'ovulazione; l'incontro fra spermatozoi ed ovocita maturo deve avere una certa puntualità e se si arriva "troppo presto o troppo tardi all'appuntamento" il rapporto sessuale risulta comunque inadeguato.

Questi primi consigli cercheranno di far riconoscere il momento più opportuno per avere un concepimento.

Una prima procedura consiste nel misurare la temperatura corporea basale: ossia quella registrabile prima che i movimenti muscolari la innalzino. Per fare ciò occorre misurarla al mattino, appena sveglia, prima non solo di alzarsi, ma addirittura prima di cominciare a parlare. Di solito consiglio di farsi preparare il caffè dal proprio compagno e misurare la temperatura mentre la moca è sul fuoco.

Per misurare le piccole escursioni della temperatura è necessario minimizzare alcuni fattori di imprecisione: la determinazione della temperatura è più accurata se presa per via rettale. E' più fastidioso, ma dopo la prima settimana ci si abitua facilmente. Non occorre un termometro particolare, e la durata della rilevazione può essere di soli 2-3 minuti.

Generalmente la temperatura basale passa da valori di 36,3°C nei primi 12-14 giorni (prima dell'ovulazione) a valori di 36,9-37,1°C nella seconda metà del ciclo, ossia dopo l'ovulazione. Guardando il grafico, dopo aver riportato i valori su di un foglio a quadretti, si dovrebbe vedere la differenza fra la prima e la seconda metà. Quando così fosse si potrebbe dedurne che l'ovulazione sembra esservi.

Se l'intervallo fra due flussi è, di solito, di 28 giorni, sarà facile calcolare il momento dell'ovulazione: circa 24 ore prima del rialzo della temperatura basale osservabile a metà ciclo. Qualora i cicli fossero più lunghi o più brevi, si ricordi che l'ovulazione generalmente si verifica 14 giorni prima della mestruazione.

Il rilievo della temperatura basale è una modalità utile, economica e ripetibile. Può essere integrata da altri test: per esempio il Clear-Plan. Questo consiste nel determinare, con alcune provette, delle reazioni di colore che indicano il movimento ormonale che precede l'ovulazione. Oppure, con lo stesso principio, ma basato su procedura diversa, il metodo Persona.

 

Il rilievo della temperatura basale, e dei test chimici servono per identificare il giorno migliore per avere rapporti fecondanti. Dopo averli realizzati per 3-4 volte senza buoni risultati dovremmo rivederci per valutare altre strategie.

Sintomi menopausa - La visita ginecologica